Come se i valdostani non fossero già abbastanza confusi, di questi tempi, mentre cercano di capire cosa stia succedendo in Regione e soprattutto – questione non secondaria – cercare di ricordarsi chi abbiano votato e perché, un po’ di scompiglio arriva anche sui cittadini del Comune di Aosta.
Il rischio, adesso, è quello di non sapere più neanche dove si abita.
Entrando a far parte, il prossimo 17 dicembre del sistema dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente – che accorpa le anagrafi di tutti i comuni italiani – ecco che i cittadini del Capoluogo vedranno avviare una “normalizzazione della denominazione dei toponimi presenti nel viario comunale”, che comprende la “ridenominazione delle frazioni e di altre località di Aosta”.
Ecco allora che diversi aostani vedranno spuntare sui propri indirizzi alcuni articoli non richiesti, o “zeta” finali assortite come gli abitanti delle novelle Regione Le Chabloz, La Riondaz (fu Arionda), La Bioulaz (Bioula), Brenloz (Brenlo) o ancora i nuovissimi Le Saraillon, Le Talapé o Les Vignoles.
In altri casi invece di “mettere i puntini sulle ‘i’” si mette direttamente la ipsilon, per non sbagliare. È il caso della frazione Excenex-Meilan che diventa Excenex-Meylan. Oppure l’esatto opposto, come lo strano caso della frazione Signayes-Seyssinod che diventerà Signayes-Seissinod. Per par condicio, forse.
In altri casi ancora i “puntini” verranno messi sulla “i”, però quella “lunga”, con la frazione Arpuilles-Chacottejes a trasformarsi in un meno impegnativo Arpuilles Les Chacoteyes.
“Normalizzazione” che svia dall’italiano, visto che – dal prospetto – Excenex-Fleod di sopra e di sotto, ma anche Excenex-Les Arpeilles di sopra e di sotto perderanno di colpo tutti i loro incolpevoli trattini e diventeranno “dessus” e “dessous”.
Strano poi quello che avviene a Signayes-Gioannet, che forse sembrava troppo una fermata della metropolitana di Barcellona, e diventa così una più “normalizzata” frazione Signayes Joanet. Basta saperlo.
Cambia tutto, ma non la carta d’identità
Per ridurre al minimo i disagi per i cittadini, l’Amministrazione comunale sta provvedendo a comunicare le nuove denominazioni agli organi, enti e strutture di maggiore interesse, tra cui Agenzia del Territorio e delle Entrate, Azienda Usl della Valle d’Aosta, Inps, Inail, Croce Rossa Italiana, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Poste Italiane.
È previsto anche il prossimo adeguamento della cartellonistica stradale secondo i nuovi toponimi.
Le carte d’identità degli abitanti, quelle almeno, si salvano. Ma solo quelle. Nella nota che arriva dal Comune di Aosta infatti si legge che “nonostante l’eventuale nuova denominazione dell’indirizzo, nessun cambiamento è richiesto per carte d’identità e patenti di guida che resteranno valide fino alla loro scadenza. Invece, solo per gli abitanti delle frazioni e delle regioni di Aosta la cui denominazione è variata (a tale proposito si allega al comunicato stampa anche il prospetto comparativo delle località interessate con la vecchia e la nuova denominazione), una copia dell’attestazione formale relativa alla nuova denominazione dovrà essere allegata al libretto di circolazione”.
Attestazioni formali che possono essere scaricate in copia dal sito “AmicoinComune”, sotto la sezione “Cittadini”, oppure reperite telefonando allo 0165 300423 il lunedì, martedì e giovedì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16, il mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12, o ancora inviare una mail all’indirizzo anagrafe-leva@comune.aosta.it.
Nell’eventualità è possibile anche recarvicisi di persona. Lo sportello è sotto i portici del Municipio di Aosta, in piazza Chanoux. Questa, fortunatamente, senza “Le”.