Anche la Valle d’Aosta al Salone del Gusto

Sono oltre 58.000 solo nelle prime due giornate i visitatori del Salone del Gusto, la mostra mercato mondiale del cibo di qualità, che si tiene al padiglione del Lingotto di Torino fino a lunedì 30 ottobre prossimo. La cifra è...
Società

Sono oltre 58.000 solo nelle prime due giornate i visitatori del Salone del Gusto, la mostra mercato mondiale del cibo di qualità, che si tiene al padiglione del Lingotto di Torino fino a lunedì 30 ottobre prossimo. La cifra è in aumento rispetto alle precedenti edizioni. Secondo gli organizzatori la crescita è legata alla maggiore presenza degli espositori internazionali e, soprattutto, alla concomitanza dell’incontro mondiale tra le Comunità del cibo Terra Madre . Ancora una volta si registra una forte partecipazione di visitatori stranieri, attestatasi intorno al 40%. Da questo anno il Salone del Gusto è organizzato in concomitanza con Terra Madre, meeting internazionale tra le comunità del cibo.

Il Salone del Gusto, giunto alla sua sesta edizione, è una manifestazione fieristica a cadenza biennale, organizzata da Slow Food, Regione Piemonte e, per la prima volta quest’anno, dalla Città di Torino. Offre innanzitutto un’esposizione commerciale rivolta principalmente alle produzioni artigianali, a quelle su piccola scala e a quelle da salvaguardare. Alcune proposte? Innanzitutto la fagiolina del Lago Trasimeno e la copuleta di Ozieri, in Sardegna. A Torino si possono scoprire i sapori del mare e dell’entroterra della Liguria e la tradizionale cucina di strada da mangiare con le mani delle province del Lazio. E poi i pani, gli oli extravergini e gli ortaggi di Puglia, materie prime invidiate in tutto il mondo. Non può mancare un salto in Emilia Romagna, la regione italiana che vanta il maggior numero di dop della penisola: prosciutto di Parma, Parmigiano-Reggiano, culatello di Zibello sono nomi famosi in tutto il mondo e tesori di un territorio che sa esprimere molto altro.

Al Salone del Gusto si trovano anche le bancarelle dei 300 ?presidi Slow food? ovvero di quei prodotti prodotti tutelati come patrimonio di biodiversità da salvare. E ancora spazi di ristorazione o assaggio dedicati alle cucine di diverse regioni del mondo, aule didattiche, esperienze guidate di educazione alimentare per scolaresche e adulti, laboratori del gusto, eventi e dimostrazioni con i più famosi chef internazionali, da Ferran Adrià a Kunio Tokuoka.

Anche la Valle d’Aosta non ha voluto perdere questo importante appuntamento enogastronomico. Durante l’inaugurazione del Salone è stato presentata La guida delle 1000 eccellenze tra i formaggi di montagna prodotti da aziende situate sopra i 600 metri di quota, che hanno partecipato alle Olimpiadi dei Formaggi. L’iniziativa di questa pubblicazione è del centro internazionale di ricerca e di valorizzazione dei prodotti di montagna, presieduto da Gerardo Beneyton.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte