Musica, famiglie, bandiere, tutti i colori dell’arcobaleno e tanto, tantissimo entusiasmo. Sono gli elementi che hanno caratterizzato questo primo Aosta Pride, la parata che ha attraversato la città di Aosta per la prima volta in questo uggioso e grigio pomeriggio di ottobre. Alla partenza, da piazza del mercato, la folla ha cominciato a riunirsi a partire dalle 14, con centinaia di persone coloratissime e pronte a godersi questo momento storico che ha riunito la comunità LGBTQI+ valdostana (e non solo) in un unico, grande corteo.
Più di tremila persone hanno sfilato per le strade del capoluogo valdostano sfoggiando i colori dell’arcobaleno tra bandiere, brillantini, trucchi e tanta allegria. A guidare la sfilata il carro dell’Arcigay Valle d’Aosta che ha fatto ballare i partecipanti per più di un’ora e mezza. Sul mezzo le madrine dell’Aosta Pride: Vladimir Luxuria, Cristy Mc Bacon e Aldo Mastellone, insieme ad una delegazione del comitato Pride Piemonte Valle d’Aosta, hanno animato il già allegro corteo con musica e risate.
Tra i partecipanti non solo giovani e coppie LGBTQI+, ma anche tante famiglie con bambini, persone più agée e adolescenti, tutti curiosi di scoprire e vivere per la prima volta l’esperienza del Pride. Verso le 17.30 il corteo si è avvicinato a Piazza Chanoux per poi fermarsi per un ultimo momento di interventi e ringraziamenti. In rapida successione, sul palco si sono alternatə lə madrinə della parata con la moderazione di Cristy McBacon. A seguire anche gli interventi istituzionali, con l’assessora alle politiche sociali del comune di Aosta Clotilde Forcellati e l’Assessore alle politiche giovanili e alle pari opportunità Samuele Tedesco che ha ricordato, in un momento di grande emozione, come “sfilare per le vie del centro durante il Pride, quelle stesse vie in cui anni fa mi chiamavo fr***o, è stato veramente bellissimo”.
Anche gli organizzatori si sono detti soddisfatti dell’esito dell’evento che, dopo mesi di preparativi ed organizzazione si è rivelato un successo. “Siamo molto contenti, direi estasiati ed emozionati per questo primo Pride! Sia per le presenze ma anche per la festa e l’entusiasmo che abbiamo sentito. C’erano più di tremila persone, a cui si aggiungono anche le oltre mille presenze agli eventi delle pride weeks! Abbiamo visto tanti bambini, famiglie e persone di una certa età che partecipavano con entusiasmo. Anzi alcuni cercavano proprio di incontrare Luxuria per farsi una foto con lei. Veramente c’era di tutto ed era quello a cui puntavamo anche con lo slogan: costruire un Pride di comunità per tutti e che fosse in grado di coinvolgere tutti! Ma non è ancora finita, questa sera ci vediamo al Fashion per la serata finale con Cristy Mc Bacon” racconta il presidente di Arcigay Queer Vda Giulio Gasperini.
Insomma un pomeriggio da ricordare per la città di Aosta che ha visto sdoganare la parata del Pride e la comunità queer scendere letteralmente in piazza per festeggiare l’orgoglio LGBTQI+, ma anche per far valere i propri diritti in un momento storico in cui questi sono costantemente messi in discussione. Riunire la comunità, farsi sentire e farsi vedere sono gli obiettivi politici di ogni Pride, perché tutti i cittadini e i membri della società meritano di vivere la propria vita alla luce del sole, senza dover nascondere chi sono e chi amano.
Al via la “Pride Week”, il programma e gli eventi verso la parata dell’Aosta Pride
Il primo Pride autunnale italiano, il primo Aosta Pride. Dopo l’annullamento della prima data e la conferma della seconda, l’organizzazione della Pride week, raddoppiata anche “grazie” al rinvio, oggi (durante una conferenza stampa) sono arrivati anche gli ultimi dettagli relativi alla parata dell’8 ottobre. “Il percorso rimane invariato, il ritrovo sarà alle 14.30 in via Vevey in piazza Cavalieri di Vittorio Veneto. La partenza sarà attorno alle 15.30, appena il corteo sarà pronto, cercando di non partire troppo tardi, vista la stagione. Anche se queste pride weeks sono un punto fondamentale dell’Aosta Pride, la parata è il momento che più ci coinvolge come comunità queer: Saremo più visibili che mai. Scendiamo letteralmente in piazza per celebrare questa festa tutti insieme” spiega il presidente di Arcigay Queer VdA Giulio Gasperini.
Lo stesso presidente ha anche annunciato lə tre madrinə della parata, tre ospiti che hanno già collaborato con il comitato organizzativo dell’Aosta Pride e saranno presenti durante gli eventi delle prossime settimane. Si tratta della Drag Queen Crispy Mc Bacon, dell’autore Aldo Mastellone che presenterà il suo libro “La prima volta che mi hanno detto Fro***” e di Vladimir Luxuria che si esibirà, venerdì 7 ottobre in uno spettacolo di stand up comedy dal titolo “Stasera ve le canto”.
Ma la parata non è tutto: gli eventi culturali che animeranno queste due settimane hanno già avuto inizio, come racconta l’assessora alle politiche sociali del comune di Aosta Clotilde Forcellati. “Ieri abbiamo inaugurato la Pride Week con lo spettacolo di LaLa McAllan che non è stato solo partecipato e vissuto con entusiasmo ma anche importante nei messaggi di accettazione e amore per se stessi che ha dato”. Sono questi gli eventi che hanno, tra gli altri, anche il sostegno economico del comune perché, come specifica l’Assessore alle politiche giovanili e alle pari opportunità Samuele Tedesco: “Noi come Comune siamo forti della nostra scelta di garantire il patrocinio all’iniziativa, perché crediamo che sia un evento importante, utile e voluto dalla cittadinanza. Ma anche in luce dell’articolo 26 del nostro statuto comunale in cui si specifica che il Comune deve agire secondo i valori della partecipazione e della solidarietà operando per impedire qualsiasi forma di discriminazione legata al genere, all’orientamento sessuale, all’etnia, alla lingua, alla religione e all’handicap”.
A rappresentare la collaborazione tra istituzioni e associazioni, e lo spirito di intersezionalità e rispetto per le persone e per l’ambiente che anima l’Aosta Pride, al termine della conferenza stampa, è stato presentato un nuovo platano piantato nel parco di Via Monte Solarolo in onore dell’Aosta Pride.
Aosta Pride, definito il programma degli eventi
Due settimane all’insegna del teatro, della musica, del cinema, tra incontri, arte e libri. Definita la data della parata, è stato ora deciso il programma degli eventi dell’Aosta Pride cha ha preso il via lunedì 26 settembre al Théâtre de la Ville con LaLa McCallan: una Diva en travesti che ha ripercorso con il suo show “Viva la diva – Pride Edition” la storia della musica dagli anni ’50 ad oggi. Martedì 27 settembre e mercoledì 5 ottobre, sono previste invece due serate di cortometraggi a tema Queer: la prima in collaborazione con il Festival Orlando di Bergamo, la seconda con lo Slash di Vienna.
Il 28 settembre toccherà invece a don Paolo Scquizzato e Alessandra Gastaldi dell’associazione Cammini di speranza, che dialogheranno sul delicato tema del rapporto tra religione e comunità Lgbtqia+, per poi tornare al cinema giovedì 29, con la proiezione della pellicola “Pride”, seguita da un dibattito sui diritti civili e sociali, alla Biblioteca Ida Desandré, in viale Europa.
Il 30 settembre un’intera giornata dedicata al tango al Pezzoli di Gressan. Si partirà nel pomeriggio con un workshop di tango Queer aperto a chiunque, anche senza esperienza pregressa, per proseguire in serata con “La Reversa”, la milonga di tango Queer organizzata in collaborazione con Esclà tango di Bologna.
Sabato 1° ottobre la drag queen Kyoko Bijoux animerà il laboratorio “La principessa racconta”, per le più piccole e i più piccoli, per parlare, attraverso la saggezza popolare della favola, il tema dell’identità di genere. Lo stesso giorno arriverà al Théâtre de la Ville il tour italiano di Pierluca Mariti, astro nascente della comicità social che racconterà qualcosa di sé con la serie di letture “Ho fatto il classico”.
Domenica 2 sarà invece la volta del teatro, con il workshop della compagnia aostana Palinodie, che esplorerà la drammaturgia teatrale queer. Lunedì 3 verrà presentato il libro “Come l’aria in un abbraccio” di Pier Luigi Gallucci. L’autore, psicologo psicoterapeuta, con la collaborazione dell’associazione Agedo di Torino, compone un vademecum ragionato per aiutare genitori e famiglie ad affrontare il coming out, trovare informazioni chiare e risposte concrete alle domande più frequenti sui temi degli orientamenti affettivi, sessuali e identità di genere.
Martedì 4 ottobre l’artista Leonardo Sinopoli farà riflettere il pubblico con “Say their names”: impattante e struggente performance che onora le vite delle persone transgender uccise. Giovedì 6 l’Università della Valle d’Aosta – che patrocina anche la rassegna – ospiterà l’incontro con la professoressa Chiara Bertone, Associata di sociologia all’Università del Piemonte Orientale, per parlare della storia dei diritti della comunità queer, con l’introduzione della rettrice di UniVda Maria Grazia Monaci e la consigliera di parità Katya Foletto come moderatrice. L’incontro sarà l’occasione per ricordare due importanti figure della storia queer valdostana: Romeo Henriet e André Zanotto, alla presenza di sua nipote Elisa.
Venerdì 7 si svolgeranno gli ultimi due eventi che precedono la grande parata dell’8 ottobre. Il primo è la presentazione del libro “La prima volta che mi hanno detto fro***” con l’autore Aldo Mastellone: una raccolta di esperienze di varie persone per affrontare senza giri di parole il pesante tema del bullismo e delle discriminazioni. In serata invece arriverà la star di Aosta Pride 2022: Vladimir Luxuria, che presenterà alla Cittadella dei Giovani il suo monologo “Stasera ve le canto”, una stand-up comedy che demolisce luoghi comuni sulla transessualità e l’ideologia gender. Il tutto condito da brani musicali eseguiti dal vivo spaziando da Manu Chao a De André.
Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito. Alcuni – spiega l’organizzazione – richiedono la prenotazione, già possibile al link che rimanda al programma.
Programma, scrivono dall’Aosta Pride “possibile grazie al supporto del Comune di Aosta, oltre che di tutte le persone e aziende che hanno contribuito alla raccolta fondi lanciata dal Comitato Aosta Pride, e ancora in corso. Inoltre Adava ha lanciato l’iniziativa ‘Proud welcome’, con sconti e convenzioni per chi prenoterà un soggiorno durante il weekend della parata: https://www.aostapride.it/convenzione-hotel/“.
Aosta Pride è patrocinato dal Comune di Aosta, dal Celva e dall’Università della Valle d’Aosta.
9 risposte
Gentile Corrado, capisco bene le sue richieste e le condivido. Ritengo con forza, però, che non si debbano mettere in contrapposizione con la necessità di libera espressione di tutte le persone, proprio tutte. Soprattutto le persone un tempo derise. La mia speranza è che in futuro non siano necessarie manifestazioni di questo tipo. Infatti chi non danneggia gli altri, potrà camminare mano nella mano con chi vorrà. La Storia Antica ci insegna. Buona giornata
Cara Viola Feder, la lezioncina non ci serve, si ricordi che la conquista della libertà e iniziata molto prima che lei nascesse. Un conto sono gli spettacoli, un conto è la vera battaglia, finché si limiterà a riportare le parole altrui non farà un favore a se stessa. Indaghi, approfondisca, vada oltre… Dietro l’esca c è sempre qualcuno che muove il filo… Per vedere davvero bisogna cercare, non farsi forte di quanto sentito, ascoltato, letto, detto….
No non è un servizio alla cittadinanza Viola Feder. I servizi sono molti altri come pulizia, rispetto della quiete pubblica… Forse quando il comune si deciderà a vigilare davvero sul rumore molesto dei locali, sugli spazi abusivi dei dehors e avrà risorse in avanzo allora si…ma così no. E poi la libertà in ogni senso non richiede di essere sbandierata o urlata, la vera libertà la si conquista ogni giorno con scelte che rispecchiano i propri valori… Ma forse è più facile così no?
Appunto, ideologia allo stato più puro.
Se dovessimo finanziare dei pride per ogni gruppo umano che ritiene (non è necessario che lo sia ovviamente) di essere discriminato e/o ignorato, avremmo l agenda piena fino al 5243. E le casse del comune vuotissime.
Ma l’importante è sempre solo la percezione delle cose: occhiali rosa forever
Bene, qualcuno assegnato e rimasto!
Che bello pagare le tasse per avere tutto questo anziché servizi alla cittadinanza.
L ideologia prima di tutto. Della realtà chissenefrega
Buon pomeriggio Alberto. Vorrei farle presente che il Pride è proprio questo: un servizio alla cittadinanza. Come specificato dall’Assessore Tedesco, infatti, l’amministrazione comunale ha il dovere di garantire e promuovere uguali diritti per tutta la cittadinanza e, per farlo in modo efficace, è necessario educare le persone curando e promuovendo il lavoro delle associazioni che tutelano le minoranze. In questo caso l’Aosta Pride lo fa attraverso eventi culturali e momenti di leggerezza, per permettere a persone con idee e caratteristiche diverse di conoscersi ed entrare in comunicazione. Perché è questa la realtà: le persone omosessuali e con diverse espressioni di genere sono sempre esistite e continueranno ad esistere. Sta a noi come società decidere se riconoscere questa esistenza oppure continuare a fare finta di niente preferendo non sapere e non conoscere, per poi indignarsi invece di informarsi. Detto questo nessuno è obbligato a partecipare all’Aosta Pride.
Buona Giornata, Viola Feder.
Assennato
Ottimo