Dolo l'annuncio della diffida, che chiedeva all'Amministrazione di revocare il patrocinio al primo Aosta Pride, la Lega ha depositato un ricorso al Tar. In Consiglio comunale prende la parola il sindaco Nuti: "Il confronto deve essere fatto a livello politico, non alimentando odi e contrapposizioni. È giusto mascherare la nostra idea dietro balzelli in punta di giurisprudenza?”.
Più di tremila presenze per il primo Aosta Pride. Una grande festa che ha riunito la comunità LGBTQI+ valdostana e non solo. Musica, allegria e tutti i colori dell'arcobaleno hanno invaso Aosta in una meravigliosa parata autunnale.
Per garantire lo svolgimento del corteo conclusivo della manifestazione “Aosta Pride” – in programma nel pomeriggio di sabato 8 ottobre –, sono state istituite alcune modifiche temporanee alla circolazione, data anche la massiccia partecipazione attesa per l’evento.
Aurelio Mancuso è un politico, giornalista, già presidente nazionale di Arcigay, che rappresenta un pezzo fondamentale della storia della comunità e del movimento LGBTQI+ in Valle d’Aosta e, in occasione dell’Aosta Pride, abbiamo voluto intervistarlo per raccontare il suo punto di vista sul tema.
A poco meno di una settimana dall’attesissimo e coloratissimo evento nostrano, la sua ospite di eccezione si racconta per parlare di attivismo e sensibilità LGBT.
Dopo l'annuncio del cambiamento di data - dovuto alle Elezioni anticipate -, gli organizzatori dell’Aosta Pride annunciano il nuovo appuntamento. "Sappiamo che è una data del tutto inusuale – spiega il presidente Arcigay Giulio Gasperini –, ma abbiamo scelto di prenderci questo rischio, perché Aosta e la Regione tutta non possono più aspettare".
A sollevare dubbi sul patrocinio dell'Amministrazione all'Aosta Pride, ieri in Consiglio comunale, la consigliera della Lega Spirli. Scintille in aula con l'assessora Forcellati dopo la replica. In serata da Arcigay arriva la segnalazione sulla distribuzione di messaggi anonimi "ant-Pride". L'associazione "Ci tuteleremo".