Aosta, uno speciale annullo filatelico per la conclusione dei lavori di restauro delle Poste centrali

L'iniziativa “Cento facciate” è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del sindaco di Aosta Gianni Nuti. 
annullo filatelico
Società

Uno speciale annullo filatelico e una cartolina con la riproduzione fotografica del palazzo ha salutato la fine dei lavori di restauro della Poste centrali di Aosta di via Ribitel. 
L’iniziativa “Cento facciate” è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del sindaco di Aosta Gianni Nuti.

Secondo edificio dopo Torino ad esser ristrutturato dall’inizio del 2022, per il palazzo delle Poste centrali sono state adottate tecniche specialistiche di rilievo laser scanner e analisi termografica per redigere tavole di mappature del degrado, per la successiva stesura di tavole di dettaglio degli interventi da realizzare. I lavori hanno interessato il recupero e restauro delle facciate del palazzo e delle parti rivestite in lastre di travertino e di quelle intonacate.

“L’intervento di restauro conservativo della facciata dello storico Palazzo di Poste Italiane ad Aosta – ha dichiarato Barbara Usai – è motivo di grande orgoglio per Poste Italiane e conferma la scelta dell’Azienda di continuare ad essere protagonista della vita della città anche attraverso azioni di conservazione del patrimonio architettonico e artistico. Poste Italiane nel realizzare questo intervento restituisce oggi agli aostani la bellezza di questo scorcio della città.”

L’edificio di Poste Italiane in via Ribitel fu progettato tra il 1936 ed il 1937 sulla base di un disegno dell’architetto Giuseppe Wittinch, completato dall’Ing. Lino Binel, ed inaugurato il 28 ottobre 1941.
L’edificio riveste un particolare rilievo dal punto di vista storico-artistico poiché rappresenta un tipico esempio di architettura degli anni venti. Assieme ad Agrigento è l’unico edificio di Poste dalla forma semicircolare. All’interno è presente anche un ricovero antiaereo realizzato negli anni ‘40.

“Anche questi interventi, curati dalle singole istituzioni di interesse pubblico che possiedono beni storici nel cuore della città, concorrono al processo di rigenerazione urbana avviata di recente sia a livello locale sia nazionale: ringraziamo Poste Italiane, – ha dichiarato il Sindaco di Aosta Gianni Nuti – augurandoci che tale processo si trasformi in una buona pratica diffusa, così da ritrovarci, in pochi anni, una città nuova.”

Dopo Torino e Aosta, gli interventi di restauro interesseranno gli edifici di Cuneo, Alessandria, Genova e La Spezia. Il progetto “Cento Facciate” si concluderà alla fine del 2023 con il restauro di cento immobili fra palazzi storici e sedi direzionali.

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