Approvata in Consiglio la Legge Salva Imprese

A dare una speranza in più alle imprese valdostane che attraversano difficoltà economiche ora è una legge regionale che ieri ha avuto il benestare del Consiglio regionale ( Il testo è stato approvato con 27 voti favorevoli e...
Società

A dare una speranza in più alle imprese valdostane che attraversano difficoltà economiche ora è una legge regionale che ieri ha avuto il benestare del Consiglio regionale ( Il testo è stato approvato con 27 voti favorevoli e 5 astenuti, Casa delle Libertà e Per il Partito Democratico in Valle d’Aosta.
Le imprese potranno godere secondo quanto definito nel testo di legge di interventi finanziari, aiuti per una entità massima di 10 milioni di euro. Anche le imprese dovranno però partecipare. Ai fini della concessione dell’aiuto, è indispensabile infatti, un apporto finanziario minimo da parte del beneficiario che conferisca carattere di maggiore solidità al piano di ristrutturazione e, contemporaneamente, dimostri in modo concreto la determinazione dell’imprenditore interessato nel procedere all’esecuzione dell’iniziativa programmata. Inoltre, l’impresa deve dimostrare di non essere in grado di riprendersi né autonomamente né ricorrendo a finanziamenti ottenuti dai suoi proprietari, dagli azionisti o da altre fonti del mercato.
Due sono i tipi di aiuto previsti dalla legge e riguardano il salvataggio e la ristrutturazione aziendale. Nel primo caso, l’intervento finanziario, consiste in un prestito o in una garanzia, entrambi della durata massima di sei mesi, e tende ad arginare i problemi finanziari contingenti, onde permettere l’elaborazione di un piano imprenditoriale concernente le prospettive future dell’impresa. L’aiuto alla ristrutturazione è, invece, subordinato alla presentazione di un apposito piano che accerti le reali possibilità di ripristino della redditività e la capacità di competere sul mercato: in questo caso, le agevolazioni, il cui importo deve essere limitato alle iniziative strettamente necessarie per l’attuazione del piano, consistono in finanziamenti a tasso agevolato oppure in partecipazioni temporanee in capitale di rischio.

Per Claudio Lavoyer(FA), che insieme con il Consigliere Emilio Rini (FA) è il relatore della normativa “il testo intende rispondere all’esigenza di dotarsi di una disciplina specifica a supporto delle aziende che attraversano una difficile congiuntura economico-finanziaria, allo scopo di contribuire al consolidamento del tessuto produttivo locale.”
La volontà – ha continuato – è quella di sostenere imprese economicamente valide, con prospettive di effettivo rilancio, evitando di effettuare interventi in favore di quelle realtà ormai prive di possibilità di ripresa, nei confronti delle quali qualsiasi soluzione finanziaria risulterebbe insoddisfacente.”
Per l’Assessore alle Attività produttive, Leonardo La Torre La legge non va vista fine a sé stessa, ma inquadrata in un progetto di rilancio e sviluppo di questa regione. Uno dei punti di forza è quello dell’economia esistente, quella attuale. Dobbiamo quindi cercare di sostenere le eventuali crisi. Questo è solo un testo che fa parte di un progetto più complesso che riguarda anche il marketing, altre leggi di sviluppo, un piano industriale generale.”
Diverse le perplessità avanzate dalla Casa delle Libertà. Enrico Tibaldi Vicepresidente del Consiglio “Come si può pensare di salvare delle imprese– ha commentato – quando finanziariamente le stesse sono già dichiarate morte. La nostra impressione è che questa legge sia un po’ una beffa che serve soprattutto per costituire un alibi alla Giunta, in modo da poter dire che avete affrontato il problema.” Critico anche Dario Frassy per il quale ” questo disegno di legge è un evidente fallimento della politica industriale di questa regione, perché in caso diverso questi provvedimenti non sarebbero stati necessari. Sarebbe stato più opportuno discutere prima il Piano di sviluppo per dare nuove linee di indirizzo.

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