È durato circa un quarto d’ora il “mistero” dell’artista anonimo che ha lasciato una statua di pietra su una panchina nei pressi di Châtel-Argent. Taggato da Marco Gerbore, Jalil Kandila si è palesato e ci ha raccontato la sua interessante storia.
Jalil, 28 anni, è nato e cresciuto in Valle d’Aosta, ma da circa 8 vive ad Albertville, dove fa l’intagliatore di pietre nella sua ditta. L’idea di lasciare delle statue gli è venuta tempo fa durante alcune camminate con gli amici: “Vedo dei posti particolari, che meritano di essere visitati, e faccio delle statue nei pressi con le pietre che trovo sul momento”, racconta.
Come a dire che le statue – che hanno tutte un nome: quella di Châtel-Argent si chiama Aurelio – si fermano ad ammirare quei luoghi e, allo stesso tempo, sono indicatori che si tratta di luoghi incantevoli. “Ci sono posti, come Châtel-Argent, che sono un po’ dimenticati, e mi piacerebbe che questo sia un modo per promuoverli un po’. Molto tempo fa ne avevo fatto uno nei pressi del castello di Saint-Denis, anche qui in Francia ne faccio spesso. Unisco il lavoro artigiano a quello artistico, si tratta di arte effimera, ecologica, con il materiale che trovo nei dintorni”, continua Jalil Kandila.
Il suo sogno è quello di tornare in Valle d’Aosta: “Ascolto Il ragazzo della Via Gluck e mi fa male il cuore. La Valle d’Aosta è il luogo in cui sono nato e cresciuto, vorrei tornare”.
Il Comune di Villeneuve dai suoi social aveva lanciato un appello all’artista invitandolo con entusiasmo a replicare.
Stamattina è stata trovata una originale quanto inconsueta statua in pietra nei pressi del castello medievale (1008 d.c.) di Châtel-Argent. INVITIAMO CON ENTUSIASMO L’ARTISTA ANONIMO A REPLICARE!#cosebelle #sorpresa #arte #culturevda
[photo credits Cuneaz Antonella] pic.twitter.com/7EsOTXjKGM— Comune di Villeneuve (@villeneuve_di) February 22, 2022