Si chiamano Alexandra, Andrey, Lorik, Shandra, Sanela e così via. Sono i bambini gravemente ammalati, provenienti dall'Est europeo, che l'associazione Ana Moise – nata nel 1998 su iniziativa dei coscritti del 1938 – ha aiutato a guarire offrendo non solo un importante sostegno economico per gli interventi realizzati al "Gaslini" di genova, ma anche l'assistenza logistica e l'accompagnamento di cui necessitano le famiglie colpite da questi drammi .
L'Associazione ha così festeggiato con un incontro al Salone ducale del Comune di Aosta i 10 anni di attività. Ospite d'onore della manifestazione proprio Ana Moise, la prima bambina, ora tredicenne, malata di leucemia, che l'associazione ha sostenuto ed aiutato a guarire. "Da allora – ha spiegato Alessandro Gal, presidente di Ana Moise – ci siamo occupati di una cinquantina di bambini, portandoli in Italia per visite oppure cure specifiche. Molti, se fossero rimasti nel loro paese, sarebbero sicuramente morti".
I Volontari dell'associazione ora si stanno occupando, in particolare, dei bambini provenienti dal Kosovo. “La situazione sanitaria lì è drammatica – sottolinea Gal – ci sono circa 80 bambini in lista di attesa che hanno bisogno del sostegno della comunità valdostana che si è sempre dimostrata generosa e sensibile nei confronti dei bambini assistiti finora da AnaMoise".
Per far fronte alle spese mediche, ai costi dell'ospitalità delle famiglie e dei viaggi, l'associazione Ana moise, in tutti questi anni, ha studiato diverse iniziative di raccolta fondi: dalla presenza di numerose cassettine nei negozi e negli esercizi commerciali, ai concerti di sensibilizzazione ed al coinvolgimento delle comunità parrocchiali e delle istituzioni.