Caldo e rischio incendi, “no” della Regione a fuochi d’artificio e “lanterne cinesi”

In una nota l’Assessorato all’Ambiente parla di una "situazione del territorio regionale caratterizzata dall’assenza di neve alle quote medio-basse e all’insistenza negli ultimi giorni di venti foehnizzati” e invita “a voler evitare tutte le possibili fonti d’innesco”.
I fuochi d'artificio
Società

Dopo l’ordinanza di Aosta, seguita poi a ruota da altri comuni valdostani – tra i quali anche Courmayeur – a frenare sui fuochi d’artificio e derivati a Capodanno è anche la Regione.

In una nota, infatti, l’Assessorato all’Ambiente fa riferimento “all’attuale situazione del territorio regionale caratterizzata dall’assenza di neve alle quote medio-basse e all’insistenza negli ultimi giorni di venti foehnizzati” per invitare la popolazione a “evitare l’utilizzo di botti e petardi, così come l’uso di artifici pirotecnici nelle zone limitrofe ad aree incolte, boscate e in condizioni di possibile innesco d’incendi”.

Non solo. Dall’Assessorato, si legge ancora nella nota, spiegano che “in tali condizioni, il lancio delle cosiddette ‘lanterne cinesi’ è assolutamente da evitare in quanto, una volta liberate non sono più controllabili e, se ancora accese durante la loro discesa, possono provocare incendi di vegetazione anche a notevole distanza”.

L’invito è quello “a voler evitare in queste festività tutte le possibili fonti d’innesco vista la situazione di forte pericolosità d’incendio venutasi a creare”.

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