“Se chiudiamo non riapriremo più”. Sono sul piede di guerra gli attuali gestori del Palaghiaccio di Aosta. Il 30 giugno prossimo scade l’affidamento in concessione della struttura – prorogato già per nove mesi nell'ottobre scorso – e il Comune ad oggi non ha deciso come intende procedere.
“Situazione complicata” spiega l’Assessore comunale allo Sport Carlo Marzi “Abbiamo una delibera Anac che sembra sovvertire gli indirizzi della Regione sugli impianti sportivi. Da mesi stiamo cercando di capire come muoverci. Abbiamo fatto fare degli approfondimenti ai nostri legali e aspettiamo una soluzione che spero arrivi entro il 30 giugno per evitare di chiudere gli impianti”.
Il nuovo codice degli appalti prima, la delibera Anac del dicembre 2016 poi, hanno stoppato la redazione da parte degli uffici comunali del regolamento sugli impianti sportivi e le procedure di affidamento di prossima scadenza, in primis quella sul palaghiaccio. In particolare l’autorità nazionale anticorruzione sembra escludere l’affidamento diretto o comunque in via preferenziale degli impianti alle società sportive superando e non rendendo più applicabile la legge nazionale (l’articolo 90 della 289/2002) che prevedeva tra l’altro anche delle tutele gestionali e fiscali per le stesse società.
Un caos normativo e interpretativo che a livello comunale oltre al palaghiaccio potrebbe coinvolgere il bocciodromo e la palestra della pesistica, in scadenza a fine anno, ma anche il Palaindoor e il Tesolin.
“Da gennaio chiediamo lumi al comune” sbotta Fabrizio Berti della società HC Gladiators. “Cinque mesi mi sembrano davvero tanti per interpretare delle norme. A noi non interessa chi gestirà in futuro la struttura, noi o qualcun altro, l’importante è che non si chiuda perché rischiamo davvero di perdere tutto il lavoro fatto in questi anni, riportando le lancette indietro di otto anni”.
Dal 18 giugno e per tre settimane sono attesi 110 ragazzi provenienti da tutta Italia con le relative famiglie per svolgere uno stage di hockey. Altre iniziative sono in programma a luglio e fine agosto e per altre ancora sono aperte le trattative. “Abbiamo lavorato per portare gli stage da Asiago in Valle d’Aosta – prosegue Berti – Sarebbe un danno economico enorme se non riuscissimo a rispettare gli impegni presi. Gli alberghi sono già prenotati e da anni creiamo una ricaduta economica importante sul territorio. Non solo i ragazzi e le famiglie mangiano, dormono nelle attività di Aosta ma, una volta rientrati a casa, fanno promozione alla nostra regione. Inoltre nelle nostre attività coinvolgiamo altre strutture come la piscina comunale e gli impianti di risalita”. L’ultimo torneo di hockey tenutosi nel weekend scorso ha riempito quattro alberghi della città.
“Il comune ci ha informato sulle difficoltà nel fare uscire un bando” aggiunge Massimo Indelicato, presidente di Art On Ice, la società che gestisce il Palaghiaccio “Siamo molto preoccupati perché abbiamo messo in piedi per l’estate numerose iniziative, stage ma anche centri estivi, speriamo possa arrivare almeno una proroga”.
Attorno al palaghiaccio di Aosta ruotano circa 500 atleti dell’hockey, del pattinaggio artistico e sincronizzato. “Aspettiamo tutti una risposta” conclude Berti “Il Comune si deve assumere la responsabilità di decidere, non possono lavarsene le mani trovando come scusa il tal codice o regolamento. Se viene meno la programmazione estiva siamo morti”.
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Vorrei rivolgermi da semplice cittadini ed elettore a tutti coloro che ambiscono ad una carica politica.
Il mondo sta cambiando rapidamente e voi politici siete chiamati a risolvere in tempi brevi situazioni come questa del palaghiaccio di Aosta. Se così non è, dimettetevi e fate strada a chi dimostra di andare verso questa direzione.
Voi amministratori pubblici dovete assumervi le responsabilità, quindi dimostrateci che quanto letto nell’articolo si risolva al più presto. Buon lavoro a tutti