Capodanno all’Arco di Augusto, come cambia la viabilità

Per i festeggiamenti nella nuova location scelta dall'amministrazione l’ordinanza firmata dal dirigente della Polizia Locale Fabio Fiore prevede diverse modifiche alla circolazione nella zona.
Arco di Augusto
Società

Nuova location, la zona scelta è infatti l’Arco di Augusto, e nuove disposizioni per il traffico veicolare di Capodanno. L’ordinanza emanata dal Comune di Aosta, e firmata dal dirigente della Polizia Locale Fabio Fiore, prevede diverse modifiche alla circolazione nella zona.

Dalle 8 del 29 dicembre 2019 alle 18 del 2 gennaio 2020, per consentire il montaggio e lo smontaggio del palco su cui si esibiranno gli artisti che parteciperanno alla manifestazione, è istituito il divieto di sosta con rimozione forzata a tutti i veicoli nella porzione sud-est del piazzale adibito a parcheggio davanti alle scuole elementari “Ponte di Pietra” ad eccezione dei veicoli in uso agli organizzatori dell’evento.

Dal 10 del 31 dicembre, fino alle 9 del 2 gennaio, invece, l’ordinanza istituisce il divieto di sosta con rimozione forzata a tutti i veicoli in via Garibaldi, nel tratto compreso tra l’Arco e la rotatoria con via Torino, ma anche nel parcheggio di Place Ancien Abattoir – dietro la Cittadella – e di fronte alla scuola elementare, per tutta la sua estensione.

Negli stessi giorni e nello stesso orario è stato deciso anche all’Arco d’Augusto il divieto di transito a tutti i veicoli, compresi quelli con permesso Ztl con accesso nella zona Arco/ via Sant’Anselmo e quelli in servizio di trasporto pubblico e di linea ad eccezione dei veicoli di soccorso e di polizia.

Attorno il Comune ha deciso altre modifiche alla viabilità, come il divieto di transito sul Ponte di Pietra con conseguente obbligo di svolta a destra in via Mont Vélan per i veicoli provenienti da Corso Ivrea; e di obbligo di svolta a sinistra in Corso Ivrea per chi provenisse da via Pasquettaz.

A questi si aggiungono il divieto di transito per i veicoli provenienti da via Chabod con senso di marcia nord-sud direzione Arco di Augusto, con obbligo di svolta a sinistra sul “Ponte Nuovo” in prossimità della rotatoria e l’istituzione di un percorso pedonale, con larghezza almeno di 1 metro e transennato nel tratto di via Chabod – lato ovest – compreso tra la rotatoria all’altezza del ponte nuovo, dove non è presente il marciapiede, fino all’area chiusa alla circolazione verso l’Arco.

Non solo, il divieto di transito è istituito anche per i veicoli percorrenti via Garibaldi con senso di marcia sud-nord in direzione Arco di Augusto, con l’obbligo di svolta a sinistra in corrispondenza della rotatoria con la via Torino, zona dalla quale, andando verso l’Arco, si troverà l’obbligo di svolta a destra in corrispondenza della rotatoria con la via Garibaldi direzione sud.

Sempre a partire dalle 10 del 31 dicembre, e fino alle 9 del 2 gennaio, è istituito il divieto di sosta con rimozione forzata a tutti i veicoli in via Caduti del Lavoro lato nord ed è previsto l’utilizzo della sosta in linea per i bus turistici per le sole operazioni di carico e scarico passeggeri, ma anche l’obbligo di proseguire dritto, sempre per i bus turistici, alla rotatoria compresa tra via Caduti del Lavoro e via Carrel.

Bus turistici che non potranno transitare neanche in viale Chabod, nel tratto compreso tra la rotatoria in corrispondenza del parcheggio della “Consolata” ed il ponte nuovo sul Buthier mentre la Polizia locale procederà allo spegnimento del sistema di videocontrollo e alla sospensione delle sanzioni degli accessi non consentiti del Varco di via Sant’Orso per consentire ai titolari di permesso Ztl ,con accesso dall’Arco di Augusto, di poter raggiungere le proprie abitazioni o attività transitando in zona.

La sicurezza

La stessa ordinanza dispone che – sempre dal 31 dicembre al 2 gennaio, ma l’orario va dalle 11 del mattino alle 7 – i dehors di tutte le attività commerciali presenti sulla piazza Arco di Augusto e in via Garibaldi vengano rimossi, mentre per i dehors con strutture fisse sarà fatto obbligo, ai titolari dell’attività, di rimuovere tutti gli arredi dal loro interno (come sedie, tavolini o altro) e di mantenere tali aree vuote e non fruibili da avventori o astanti disponendo una nastratura delle strutture stesse così da impedirne l’accesso.

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