I dipendenti della Cervino Spa sono dalla parte del Presidente e Amministratore Delegato Matteo Zanetti. Con una lunga lettera, sottoscritta da 106 dipendenti su 107 effettivi, inviata alla Giunta regionale, all’Avif e al sindaco di Valtournenche, chiedono di supportare e spronare il Presidente dimissionario a continuare il difficile mandato, che “coraggiosamente ha accettato di assumere nonostante il periodo emergenziale in corso: tutte le persone che lavorano in Società, infatti, lo stimano avendo dimostrato di possedere le capacità, le competenze e la sensibilità per svolgere tale ruolo di non facile esecuzione. Si è ancora più dispiaciuti che non abbia avuto nemmeno il tempo per provare appieno tutte le sue capacità e doti professionali”.
Il 24 ottobre 2020, giorno di apertura degli impianti, spiegano dipendenti nella lettera, “la nostra società si è preparata, secondo quanto previsto dal protocollo per il contrasto del Covid, nell’esercizio degli impianti di risalita durante la stagione invernale, peraltro approvato dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta. Ognuno di noi ha fatto quanto possibile per mantenere in sicurezza lo svolgimento delle operazioni di apertura e, inoltre, si è deciso internamente di restringere le maglie del protocollo in vigore (misurazione temperatura alla partenza e per l’ingresso alle casse, capienza delle cabine ridotte all’80% ecc… ).Tuttavia, in quanto primi protagonisti in una Italia arrabbiata e ormai invidiosa di qualsiasi normalità, i risvolti mediatici ci hanno penalizzati e travolti, ma sono stati tendenziosi e spesso fomentati dai celebri “leoni da tastiera”.
Inoltre, sottolineano ancora una volta i firmataria della lettera “la coda oggetto di fotografie era all’aperto, con distanze appropriate, mantenute anche dalla collaborazione delle forze dell’ordine, e tutte le persone erano munite dei dispositivi di protezioni individuali”. Tutto ciò avveniva a 24 giorni dall’insediamento di un nuovo presidente, che i dipendenti hanno visto “impegnarsi quotidianamente e duramente, cercando anche un confronto costruttivo con ogni reparto aziendale e che ci ha coinvolti nella gestione delle difficoltà del momento”.
Nel frattempo a Cervinia sono stati ad allenarsi tutti gli atleti italiani più noti, così come molti stranieri, “creando un ritorno di immagine enorme per Cervinia e la regione tutta. Sia questi atleti internazionali ed i relativi allenatori, sia gli sci club italiani che ci hanno scelti, ci hanno confermato che la gestione delle piste e del comprensorio, anche in termini di rispetto delle normative Covid, volte a contenere gli assembramenti e a garantire standard di sicurezza elevati, sono state impeccabili e che in questo frangente poche località avrebbero avuto il coraggio di aprire”.
Ecco quindi il giorno dell’episodio che fa saltare il banco, lo scorso 9 dicembre, con la notizia della webcam “oscurata” che fa il giro del web e finisce su tutti i media. Una notizia che ieri ha portato Zanetti alle dimissioni, nonostante la mobilitazione in suo favore. “A seguito degli incontri richiesti da parte della Regione e Finaosta ai membri del Cda della società Cervino S.p.A. è emerso il venir meno della fiducia tra Regione e intero CdA. Al fine di minimizzare l’impatto di questa situazione sulla società che rappresento, ritenendo utile il prosieguo dell’attività del Cda esistente, ritengo opportuno farmi carico della totale responsabilità di quanto è capitato e di dover rassegnare le dimissioni”.
La presa d’atto di Finaosta
Il Consiglio di Amministrazione di Finaosta, riunitosi ieri sera, venerdì 11 dicembre, ha preso atto delle dimissioni di Zanetti e ha quindi indicato alla partecipata che gestisce gli impianti di risalita della Valtournenche di scegliere per l’incarico un funzionario della stessa Finaosta. La nomina è attesa la prossima settimana.
0 risposte
106 su 107 dipendenti hanno sottoscritto lettera, l’unico dipendente che non l’ha sottoscritta sarà il prossimo presidente della Cervino spa.
Una vicenda piuttosto ridicola in cui la Valle non ne è uscita bene.