Chiuso il Workshop “Tomorrow’s Network Today”: come le nuove tecnologie influenzeranno il domani

Come le nuove tecnologie influenzeranno la vita di domani? E? realistico pensare ad una rete nel futuro in grado di collegare, tra loro, non solo persone, ma anche elettrodomestici ed oggetti? Queste le domande a cui...
Società

Come le nuove tecnologie influenzeranno la vita di domani? E? realistico pensare ad una rete nel futuro in grado di collegare, tra loro, non solo persone, ma anche elettrodomestici ed oggetti?
Queste le domande a cui hanno cercato di rispondere oltre 500 tecnici, esperti, ricercatori ed operatori del settore in rappresentanza di 65 Stati riuniti a Saint Vincent per il workshop ‘Tomorrow’s Network Today’. Il seminario – voluto dal Ministero delle Comunicazioni, dalla Fondazione Ugo Bordoni, dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta e dalla International Telecommunication Union – è stata l?occasione per confrontarsi sullo sviluppo delle nuove tecnologie e, quindi, sul cambiamento della nostra società. La rapida crescita delle reti globali come Internet hanno portato, infatti, negli ultimi anni, ad una trasformazione di aziende e mercati, generando ricchezza e una significativa crescita economica in molti paesi. Tali progressi hanno messo a disposizione dei singoli e delle comunità nuovi modi di operare e hanno modificato modi di apprendere e di condividere le conoscenze.
Il progresso tecnologico può portare con sé anche fattori negativi come l?esclusione dallo sviluppo dei nuovi servizi per i territori e le comunità considerati poco redditizi per i grandi gruppi. Ne è un esempio la Valle d?Aosta dove è particolarmente difficile coprire con i servizi tutti e 74 i comuni, 50 di questi sotto i 500 abitanti. ?Per evitare questo rischio la Valle d?Aosta – ha commentato Luciano Caveri, presidente della Regione – vuole essere in prima linea nel processo di modernizzazione e guarda con interesse all’innovazione tecnologica?. Per questo motivo la Valle d?Aosta è stata scelta quale laboratorio per l’applicazione nelle comunicazioni e dell’informazione. “Una scelta – ha sottolineato Guido Salerno, capo di Gabinetto del Ministero delle Comunicazioni e Direttore Generale della Fondazione Ugo Bordoni – dettata proprio dalle caratteristiche geomorfologiche particolarmente difficili per le comunicazioni“.

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