Cittadella, Leone Rosso ricorre al TAR: a rischio la riapertura a settembre

Nel suo ricorso il Raggruppamento temporaneo di imprese con capofila Leone Rosso chiede quindi la sospensiva in via cautelare di tutti i provvedimenti e gli eventuali contratti stipulati. Una richiesta su cui ora dovrà pronunciarsi il Tar e che rischia di allungare i tempi per la riapertura della Cittadella di Via Garibaldi.
Cittadella dei giovani
Società

I responsabili della cooperativa sociale Leone Rosso non ritengono corretta la loro esclusione nell’ultimo appalto per la gestione della Cittadella e pertanto hanno promosso un ricorso al Tar.

La CUC, la Centrale Unica per la committenza, a metà luglio fa aveva comunicato l’esito della gara e affidato il servizio al Raggruppamento temporaneo d’impresa formato dal consorzio Trait d’Union, dalla Fondazione Maria Ida Viglino per la cultura musicale e dalla società cooperativa Teatro Instabile di Aosta.

Il gruppo composto da Leone Rosso, dalla cooperativa 3byte e dalla Sitec Engineering era stato escluso in fase di valutazione tecnica colpevole, secondo la Commissione giudicante, di aver allegato il piano tariffario all’offerta tecnica anticipando in questo modo elementi dell’offerta economica.

Decisione, questa, contestata da Leone Rosso che parla di “mera irregolarità che non ha importato anticipazione dell’offerta economica” e che giustifica come in un precedente e analogo appalto per la Cittadella fosse richiesto di indicare il piano tariffario “come elemento di natura qualitativa dell’offerta tecnica”. Da qui la richiesta al Tribunale amministrativo di annullare la gara o, in subordine, di rendere nulla la valutazione della commissione.

A presentare un’offerta per la gestione c’era anche gruppo torinese, composto da Edu-Care coop, in compagnia della cooperativa Spes, Genera-Azioni srl e dell’associazione culturale Articolo 9, non ammesso alla valutazione economica per non aver raggiunto il punteggio minimo richiesto per la parte tecnica.

Leone Rosso nel suo ricorso chiede quindi la sospensiva in via cautelare di tutti i provvedimenti e gli eventuali contratti stipulati. Una richiesta su cui dovrà pronunciarsi il Tar che rischia di allungare i tempi per la riapertura della struttura di Via Garibaldi. “Come Comune non possiamo far altro che prendere atto del ricorso – commenta brevemente Antonella Marcoz, vicesindaco con delega alle politiche giovanili – e augurarci che la questione si risolva al più presto. Le questioni non stanno più nelle nostre mani”.

Il Comune ha comunque deciso di andare avanti: se il Tar non dovesse accogliere la richiesta di sospensiva, la Cittadella potrebbe già riaprire nelle prossime settimane. “Alcuni uffici, non comunali, con il mese di agosto hanno allungato i tempi per le verifiche, ma siamo a buon punto e a breve potremmo affidare definitivamente la gestione e riaprire” spiega ancora la Marcoz.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte