“Affronteremo la questione delle classi di concorso atipiche a settembre, con i sindacati, ma posso comunque anticipare che l’amministrazione finora ha seguito puntualmente le regole imposte dallo Stato, operando per evitare il soprannumero”. La sovrintendente agli studi Patrizia Bongiovanni replica così alla lettera inviata qualche giorno fa da alcuni docenti di Storia e Filosofia (37/A) in merito alle modalità di applicazione della riforma della scuola secondaria superiore in alcuni istituti della Valle d’Aosta.
In particolare, con il passaggio del Liceo Linguistico di Aosta sotto lo Scientifico Bérard, i firmatari contestavano la decisione dell’amministrazione di mantenere inalterata la classe di concorso (36/A Filosofia, psicologia e scienze dell’educazione) per gli insegnanti che sono stati “trasferiti”.
“Nel caso specifico – continua Bongiovanni – risponderemo ai docenti con nota puntuale nei termini di legge. In ogni caso, la questione riguarda anche altre classi di concorso (ad esempio la 26C) e per avere un quadro più completo bisognerà aspettare che la riforma entri a regime, perché ora siamo nel bel mezzo di un momento di transizione”.