Con la ?Joelette? la montagna è ora alla portata di tutti: alcuni disabili partecipano all’Ultra-trail Courmayeur-Champex-Chamonix

La ?joelette? è una speciale carrozzina monoruota che permette ai disabili di percorrere i sentieri di montagna altrimenti impraticabili, e rappresenta un modo unico di avvicinarsi alla natura, praticando attività in gruppo. Nel...
Società

La ?joelette? è una speciale carrozzina monoruota che permette ai disabili di percorrere i sentieri di montagna altrimenti impraticabili, e rappresenta un modo unico di avvicinarsi alla natura, praticando attività in gruppo.
Nel 2006 si è svolta la prima tappa di un gemellaggio tra l’Associazione Sport per Tutti – Aspert e l’associazione francese Handy Evasion, che propone escursioni in ?joelette?, con una gita da Peisey Vallendry al santuario di Vernette in Tarantaise. Nel novembre, sempre dello scorso anno, per poter disporre della somma necessaria per l’acquisto di questi ausili, l’Aspert ha promosso una raccolta fondi denominata ?Joelette day: una bottiglia di vino per abbattere le frontiere dell’handicap?, che ha permesso all’associazione di raccogliere molti consensi intorno all’iniziativa e acquistare due Joelette.

L’Ultratrail diventa ora una nuova opportunità per un’azione di sensibilizzazione verso il tema della disabilità, nell’anno europeo delle pari opportunità. Attraverso la Joelette, la natura e la montagna sono ora accessibili al disabile che può vivere l’emozione della partenza del giro del Monte Bianco come un atleta. Venerdì 24 agosto, infatti, alcuni disabili, italiani e francesi, prenderanno il via della competizione indossando anch’essi dei pettorali forniti dall’organizzazione, e affronteranno il primo tratto del percorso fino al rifugio Bertone; un tragitto molto impegnativo di 769 metri di dislivello in soli cinque chilometri. Per la conduzione di ogni joelette quattro volontari si alternano a coppie nell’impervio tragitto. E’ per questo importante la collaborazione di alcuni tecnici ed atleti del gruppo sportivo esercito di Courmayeur che si sono resi disponibili per questa iniziativa dando un contributo essenziale per la sua riuscita.

I disabili pernotteranno al Rifugio Bertone, ospiti di Renzino Cosson, e il giorno successivo, dalle cinque del mattino circa, fino alle ore sedici, potranno tifare per i concorrenti provenienti da Chamonix dopo 82 Km di corsa, dei 163 del Tour du Mont Blanc. In seguito potranno rientrare dalla Val Ferret, questa volta in un percorso molto agevole.

Per il prossimo anno il progetto è ancora più ambizioso: raggiungere Chamonix, dopo 86 Km di ?corsa?, coinvolgendo per quest’impresa anche i vicini francesi e svizzeri. ?La joelette – spiega Andrea Borney, presidente dell’Aspert – diventa, quindi, un mezzo per abbattere le frontiere dell’handicap, ma anche, attraverso l’handicap, le frontiere fisiche tra Italia, Francia e Svizzera, per essere sempre più cittadini europei?.

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