Concorso fontina d’Alpeggio: quest’anno arrivano la “grande medaille e la medaille d’or”

29 Settembre 2014

"La fontina è la Valle d’Aosta e la Valle d’Aosta è la fontina". Se vogliamo far sintesi di tutta la filiera e del lavoro che sta dietro ad una forma di fontina d’alpeggio, possiamo ben comprendere perché tale frase trovi la condivisione dei più, oltre ad essere l’unico modo per descrivere le mille sfaccettature di un prodotto conosciuto in tutto il mondo, seppure non sempre assaggiato davvero, viste le imitazioni del formaggio valdostano che si possono trovare spesso fuori Valle. Sulla qualità di tale eccellenza in Valle si lavora da anni e l’occasione per testimoniarlo e ribadirlo è il Concorso Fontina d’Alpage, che si svolge ogni anno nel periodo ottobre, novembre con l’obiettivo di valorizzare il settore lattiero-caseario valdostano attraverso il riconoscimento delle migliori Fontine DOP prodotte nella stagione estiva. Un evento anche per incoraggiare l’intero comparto agricolo nel conseguimento di traguardi di qualità e per segnalare ai consumatori le forme e i produttori migliori.

Il primo a firmare l’adesione al concorso quest’anno è stato Attilio Yeuilla, vincitore della passata edizione del concorso, montagnard all’alpeggio Les Maisonnettes, nel vallone di Vertosan, nel comune di Avise. La firma è avvenuta in occasione della presentazione del concorso edizione 2014 illustrata nei dettagli dall’Assessore Renzo Testolin e dal Presidente della Chambre valdôtaine des entreprises et des activités liberales, Nicola Rosset. La Chambre valdôtaine ha ritenuto opportuno rinnovare, anche in questa occasione, la propria disponibilità al sostegno di iniziative regionali, con il supporto tecnico del Consorzio Produttori e Tutela DOP Fontina e della Cooperativa Produttori Latte e Fontina.
“La principale novità del concorso 2014 – ha evidenziato l’Assessore Testolin – prende spunto dai vignaioli. Per valorizzare, infatti, la qualità delle lavorazioni delle Fontine di Alpeggio, una qualità spesse volte presente in più fontine ma che per piccoli dettagli premia solo alcuni, quest’anno abbiamo deciso di non definire più un podio con primo, secondo e terzo posto, ma di valorizzare la qualità delle 10 fontine finaliste attraverso due fasce di merito: la “Grande médaille d’or” oppure la “medaille d’or”. Le fontine che non raggiungeranno un definito punteggio non otterranno le due fasce di merito, ma potranno comunque fregiarsi di essere state tra le dieci finaliste”

Alla Chambre Valdotaine il compito di valorizzare la fontina d’Alpage. Anche qui non mancano le novità: dopo confronto e condivisione con gli operatori del settore, la Chambre ha deciso di affiancare alle Fontine di Alpage pre-confezionate, ottime per regali natalizi, la commercializzazione e vendita al taglio delle dieci fontine finaliste, che saranno rese riconoscibili.  “Abbiamo scelto, in un momento difficile come questo, di continuare a sostenere la Fontina, un prodotto leader in Valle. Tra le diverse azioni messe in campo stiamo valutando diverse strade per portare la fontina a opinion leader capaci di agire sul mercato e stiamo immaginando presentazioni del prodotto da fare fuori Valle”. Per Rosset il ruolo della Chambre è quello di essere collante tra commercianti, albergatori, produttori e allevatori.

Sul fronte del lavoro sulla qualità del prodotto è stato poi evidenziato come nel corso dell’anno l’Assessorato e il Consorzio di tutela della fontina abbiano creato una serie di iniziative e messo in campo forze e risorse che hanno dato vita a momenti di degustazione delle fontine conferite, a supporti tecnici alle aziende, a laboratori e analisi sulla qualità del latte per permettere agli allevatori di correggere errori. Un ventaglio di azioni che culmina nel concorso Fontina d’Alpage, banco di prova del lavoro svolto in alpeggio durante l’estate dai montagnards, protagonisti spesso silenziosi ma fondamentali.
 

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