Disponibilità al dialogo e al confronto sul Dossier chiusure del Monte Bianco arrivano da Adava e Confcommercio. Dopo l’incontro di ieri fra Confindustria e Governo regionale, le due associazioni evidenziano come il dossier sia “particolarmente importante non solo per il settore industriale, ma per l’intera economia regionale”.
Il Presidente Adava Luigi Fosson e il Presidente Confcommercio Valle d’Aosta Graziano Dominidiano ricordano come “Le interruzioni del traffico stradale all’interno del Traforo del Monte Bianco previste per quattro mesi l’anno per i prossimi 17 anni avranno delle ricadute molto pesanti anche nei settori commercio, turismo e servizi da noi rappresentati ed è proprio per questo che abbiamo deciso di sottoscrivere nel dicembre 2022, insieme a Confindustria e a tutte le parti sociali valdostane, una nota congiunta in cui si chiedeva di portare l’attenzione dei decisori politici proprio su tale problematica”.
Adava e Confcommercio giudicano, quindi, positiva la notizia “secondo cui la Giunta regionale si è presa l’impegno di favorire un confronto con gli interlocutori francesi finalizzato al rafforzamento delle relazioni in ambito politico-istituzionale ed economico”, ma, dicono ancora, “questa azione non può essere avulsa da un confronto in ambito regionale con tutti i soggetti rappresentanti delle categorie economiche che subiranno l’impatto di queste chiusure.”
Chiusure Traforo del Monte Bianco, confronto fra Governo regionale e Confindustria
Confindustria Valle d’Aosta e Governo regionale fanno fronte comune sul Dossier chiusure traforo del Monte Bianco. Nel dicembre scorso l’Associazione degli industriali avevano incontrato a Roma il viceministro alle Infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi, chiedendo subito di mettere in cantiere la seconda canna del tunnel”.
Trovo sempre più singolare e pure nociva la campagna mediatica di Confindustria per il raddoppio del tunnel del Monte Bianco, senza tener conto della necessità politica di trovare una soluzione con la Francia. I tunnel internazionali si fanno in due…
— Luciano Caveri (@LucianoCaveri) January 28, 2023
Una presa di posizione che non era piaciuta a tutti.
Nell’incontro di oggi è stato, quindi, definito un metodo di lavoro congiunto tra Regione e Confindustria che, attraverso il coinvolgimento degli altri soggetti economici valdostani, porterà alla creazione di un tavolo di confronto e al rafforzamento delle relazioni, in ambito politico-istituzionale e anche economico, con gli interlocutori francesi.
“Riteniamo prioritario – spiegano il presidente della Regione Luigi Bertschy e il presidente di Confindustria Francesco Turcato – lavorare insieme condividendo relazioni, energie e competenze per far sentire la voce della nostra regione rispetto a una problematica centrale per il futuro della comunità”.
I lavori di rifacimento dell’infrastruttura di collegamento con la Francia porteranno all’interruzione del traffico stradale per quattro mesi nel 2023 e nei successivi 17 anni.
Confindustria VdA a Roma: “Subito in cantiere la seconda canna del Traforo del Monte Bianco”
Confindustria Valle d’Aosta, porta a Roma il “caso Traforo Monte Bianco”. Nella capitale, in occasione del Consiglio Generale degli Industriali Italiani, il presidente Francesco Turcato, assieme al direttore generale Marco Lorenzetti, ha incontrato i parlamentari valdostani Franco Manes e Nicoletta Spelgatti, con la quale sono stati in seguito ricevuti dal viceministro alle Infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi.
In mano, Turcato stringeva un documento, sottoscritto da tutte le associazioni datoriali e sindacali della regione, con un’analisi dettagliata della situazione attuale, delle gravi conseguenze provocate dalle chiusure programmate e le possibili soluzioni per evitare ulteriori ricadute sul tessuto imprenditoriale locale e nazionale.
In una nota, Confidustria VdA spiega che, se sono necessarie opere di manutenzione all’infrastruttura, mentre si parla di “chiusure per tre mesi l’anno per ben 18 anni consecutivi”,a la proposta dell’associazione – condivisa con il presidente nazionale Carlo Bonomi – parla chiaro: “mettere subito in cantiere la seconda canna del tunnel”.
“Purtroppo – si legge ancora nel comunicato –, questa decisione provocherà problemi sull’intera industria, visti i rallentamenti del traffico merci. Non dimentichiamo infatti che il Traforo del Monte Bianco è una via di comunicazione importantissima, una delle più rilevanti del nostro Paese, in entrata e in uscita, vitale anche per i settori commerciale e turistico”.
“Quello che auspichiamo – dice il presidente della Confindustria valdostana Turcato – è ridurre al minimo le chiusure e i conseguenti disagi. Per questo la realizzazione di una doppia via ci permetterebbe di sfruttare una possibile minaccia, trasformandola in un’opportunità”.