Gli avevano preso il passaporto e la carta di identità per non consentirgli di “scappare” dall’azienda agricola e lo tenevano in condizione di schiavitù da circa un anno. Ora Napoleone Cuneaz di 65 anni, e sua moglie Clelia Bredy 52, sono detenuti nel carcere valdostano di Brissogne, con le pesanti accuse di sequestro di persona, riduzione in schiavitù, lesioni, maltrattamenti, sfruttamento e lavoro nero.
Qui a fianco è possibile ascoltare l’approfondimento di Silvia Savoye.