Convegno: strade possibili verso l’equità per la famiglia. L’ISEE in futuro.

Le soluzioni per applicare al meglio e con equità la prossima riforma in materia di Isee sono state al centro del convegno protagonista alla Cittadella dei Giovani in occasione della “Settimana sulla famiglia”.
Il convegno alla Cittadella dei Giovani
Società

“Indicatori di reddito variabili a seconda delle prestazioni richieste, agevolazioni del 20% dal reddito lordo dei lavoratori dipendenti e assimilati, reintroduzione dell’indennità di accompagnamento Inail, valore catastale degli immobili calcolato secondo Imu, possibilità di detrarre gli assegni di mantenimento per il coniuge separato.” Questi i punti cardine della riforma nazionale sull’Isee, meglio nota come legge di stabilità, illustrati giovedì 18 ottobre alla Cittadella dei Giovani in occasione del convegno “Strade possibili verso l’equità e la famiglia: Isee, situazione attuale e prospettive future” inserito nel programma d’incontri e appuntamenti della “Settimana della Famiglia” che si chiuderà domenica. 

“Il tema famiglia è di interesse interdisciplinare e tocca numerosi ambiti a volte deboli – hanno commentato l’Assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Albert Lanièce, e il Presidente della Regione, Augusto Rollandin – per questo avere degli indicatori credibili, che scaturiscano da riflessioni pratiche, è importante per agevolare le famiglie che hanno concretamente bisogno”.

Le principali proposte, riassunte dalla dirigente famiglia e politiche giovanili, Patrizia Scaglia, contemplano l’adozione di un indicatore di reddito unico da parte dell’Amministrazione regionale e degli enti locali, l’introduzione di criteri aggiuntivi nella scala di equivalenza soprattutto in presenza di figli minori, l’aggiornamento della banca dati dell’Irsee e la messa in rete di dati e informazioni, oltre al miglioramento e all’intensificazione dei controlli con una collaborazione tra amministrazione e Guardia di finanza.

L’auspicio di Marco Sorbara, assessore alle politiche sociali del comune di Aosta, è che sia un Isee che pesi concretamente la situazione delle famiglie e in grado di sottrarsi alle manipolazioni elusive. “Vero è che il sistema incontra notevoli criticità” ha commentato Alessandro Cama, segretario della comunità montana Gran Paradis, “come le resistenze da parte del cittadino che spesso percepisce la dichiarazione Isee come una violazione della privacy, difficoltà gestionali e soprattutto difficoltà nei controlli antievasivi che possono essere esercitati solo dalla Guardia di finanza e non dai comuni.”

Tra le riflessioni emerse nell’incontro, le evidenti contraddizioni della riforma, prima fra tutte l’assimilazione a reddito delle indennità di accompagnamento o degli assegni famigliari. “Investire sulla famiglia vuol dire investire sul futuro e uscire dall’equivoco che la famiglia non sia un fatto privato ma una cosa che riguarda tutti – ha aggiunto Michela Colombarini, Presidente del Forum delle Associazioni familiari Valle d’Aosta – tenuto conto del fatto che i suoi livelli di vulnerabilità sono sempre più elevati.”

 

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