CORECOM VdA: presentato monitoraggio sul francese nella programmazione RAI VdA

Un monitoraggio sulla programmazione in francese della sede RAI regionale, condotto dall'Osservatorio di Pavia e commissionato dal Corecom Valle d'Aosta, il Comitato regionale per le comunicazioni, ha messo in evidenza che nei...
Società

Un monitoraggio sulla programmazione in francese della sede RAI regionale, condotto dall’Osservatorio di Pavia e commissionato dal Corecom Valle d’Aosta, il Comitato regionale per le comunicazioni, ha messo in evidenza che nei sei mesi analizzati, il tempo di programmazione effettivo in lingua francese – 36 ore e 3 minuti – si pone, anche se di poco, al di sotto del valore atteso. La convenzione stipulata dalla RAI a partire dal 1997 con la presidenza del Consiglio dei Ministri e per la quale la RAI riceve una somma, che all’epoca della riforma era pari a 4 miliardi di lire circa, prevede la produzione e la diffusione di programmi televisivi in lingua francese nella misura di 78 ore annue.
Lo studio, consegnato nel mese di febbraio al Corecom, ha analizzato un campione di sei mesi di programmazione RAI VdA (novembre e dicembre 2004, gennaio, marzo, luglio e novembre 2005), concentrando l’attenzione sulle tre edizioni dei telegiornali, sul Tgr settimanale, sulla programmazione serale e sulla programmazione domenicale.
Il ricorso alla lingua francese, nella maggior parte dei casi, disegna uno spazio linguistico separato, che si tratti di notizie dei telegiornali, alternate alle notizie in italiano nelle scalette, oppure di interi programmi, linguisticamente uniformi. Vi sono poi fenomeni di mescolanza linguistica: frammenti in francese (per lo più interviste) all’interno di spazi italiani, oppure un alternarsi di lingue nei testi di alcune trasmissioni.
Per quanto concerne l’aderenza agli interessi valdostani, nella programmazione in lingua francese la centralità della Valle ?si fa più debole, fino a scomparire talvolta, perché ?distratta? da avvenimenti o problematiche che hanno il loro centro di gravità per lo più in Francia?.
Questo aspetto, secondo la ricerca, è da collegarsi al ricorso, da parte della RAI VdA a fonti francesi di produzione delle notizie o dei programmi. Le notizie, servizi e programmi prodotti dalla sede regionale o da altri soggetti valdostani sono più radicate nella realtà locale e nel complesso prevalenti, anche se con differenze rilevanti, a seconda del tipo di programma. Infine, relativamente alla lingua francese nei telegiornali, sono stati evidenziati aspetti ricorrenti di marginalità della lingua francese all’interno dei telegiornali. In particolare: l’assenza totale del francese nella conduzione, nei lanci delle notizie e nelle notizie brevi lette in studio, sempre in italiano; un maggior ricorso alle repliche dei servizi in francese e, di conseguenza, il minore ricambio di tematiche, indice di un minore impegno nella produzione di notizie rispetto a quanto avviene per la parte informativa in italiano; la concentrazione di notizie in francese nella parte centrale delle scalette, che riflette un minore livello di priorità e di importanza ad esse attribuito all’interno dell’agenda, e si ricollega evidentemente al contenuto delle notizie stesse, raramente associato alla stretta attualità.

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