Coronavirus, attesa per lunedì l’entrata in funzione dell’Ospedale da campo

Venti i posti letto, più due per le terapie intensive. L'entrata in funzione consentirà al Parini di riprendere alcune delle attività ordinarie sospese o rallentate. Anche la Rsa del JB Festaz tornerà alla sua normale attività, ospitando degenti negativi al virus.
ospedale da campo militare
Società

Salvo imprevisti, entrerà in funzione lunedì prossimo l’ospedale da campo fornito dall’Esercito Italiano e installato in un capannone nell’area dell’Espace Aosta. La struttura, che nella prima ondata è andata in aiuto alla città di Piacenza, ospiterà, nei 20 posti letto disponibili, oltre a due di terapia intensiva, i pazienti positivi al virus, che possono essere dimessi dal Parini ma che necessitano ancora di assistenza sanitaria elevato. Ad assisterli saranno cinque medici, dieci infermieri, quattordici operatori sanitari, tutti appartenenti all’Esercito Italiano, guidati dal direttore sanitario, il colonnello Massimiliano Pranzo.

Con le dimissioni di 20 pazienti, l’ospedale Parini potrà ripristinare alcune attività ora sospese o rallentate.

“È chiaro a tutti che questa sistemazione rappresenti una situazione di emergenza –sottolinea in una nota il Commissario straordinario dell’Azienda Usl Angelo Pescarmona  – e per questo motivo, in maniera quanto più sincera e trasparente possibile, mi sento di chiedere ai pazienti che saranno ricoverati nell’ospedale da campo e ai loro familiari di accettare questa condizione, temporanea e quanto più breve possibile. Un sacrificio che ci permetterà di liberare posti letto ospedalieri per dare risposta e assistenza alle persone che hanno necessità legate alle patologie non-covid. Di questo, a nome di tutti, non posso che essere grato”.

Oltre all’ospedale da campo, in aiuto dell’Ospedale Parini, da alcune settimane c’è la clinica di Saint-Pierre con i suoi 70 posti letto destinati a pazienti, positivi al covid, ma in via di guarigione.  La RSA del J.B. Festaz, che in una prima fase aveva messo a disposizione una dozzina di posti letto per pazienti positivi al coronavirus tornerà invece alla sua normale attività.

“Alla luce dell’atteso appiattimento della curva pandemica e della nuova disponibilità di posti letto a Saint-Pierre e alla Pepinière d’entreprises – conclude il commissario Pescarmona – abbiamo chiesto alla RSA Festaz di riconvertire l’offerta di assistenza sanitaria finalizzando i posti ai degenti negativi al virus, al fine di poter dare risposta ai bisogni ospedalieri e garantire le dimissioni dal “Parini” ai pazienti con altre patologie e differenti necessità sanitarie. Naturalmente, qualora ve ne fosse la necessità, sarà possibile ripristinare la configurazione iniziale, ovvero per i pazienti covid+”.

0 risposte

  1. Io direi di prenderla ancora più con calma, che fretta c’è? Si sta allestendo alla fine di novembre un centro che avrebbe già dovuto essere operativo da più di un mese. Ma soprattutto direi di continuare ad assumere operatori dalle agenzie interinali, se si facessero concorsi, il rischio che arrivi gente formata e competente sarebbe troppo alto.

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