Coronavirus, il Comune di Fénis dona 67.400 euro all’USL

Saranno destinati all’acquisto di due ventilatori polmonari senza nebulizzatori e di due monitor per la gestione del paziente.
Castello di Fénis Foto di Simone Fortuna
Società

Il Consiglio comunale di Fénis, riunitosi venerdì scorso in modalità telematica, ha deciso di destinare 67.400 euro, recuperati da una parte dell’avanzo di amministrazione (pari a 1.611.490,14 euro, di cui 1.517.486 euro non vincolati), all’acquisto di due ventilatori polmonari senza nebulizzatori e di due monitor per la gestione del paziente, con lo “scopo etico principale è di dare una prima risposta alla crisi, portando aiuto all’Azienda Usl della Valle d’Aosta”. La seduta del consiglio si era aperta con un minuto di silenzio per esprimere il cordoglio dell’Assemblea per le persone che, a Fénis, hanno perso la vita per il Covid-19 e per altre cause, in queste settimane, al fine di manifestare anche la vicinanza alle famiglie.

«Abbiamo dei nostri compaesani ricoverati in Terapia intensiva – spiega il sindaco, Mattia Nicoletta – quindi, con questo gesto, la comunità di Fénis vuole far sentire la propria presenza e la propria vicinanza a loro e alle loro famiglie». Tra i 5 e i 10mila euro, inoltre, saranno destinati all’acquisto di dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari del 118.

Allo stesso modo, sono stati discussi gli atti di indirizzo per la situazione di emergenza Covid-19 a sostegno di turismo, commercio e artigianato nonché delle famiglie per i servizi extrascolastici. Per le attività imprenditoriali, il Consiglio ha demandato alla Giunta il compito di impegnarsi a verificare la fattibilità di attività che prevedano la sospensione, il rinvio o lo sgravio di tributi di varia natura. È anche previsto di costituire un fondo, finanziato con parte dell’avanzo di amministrazione disponibile, per il finanziamento di tali attività, rinviandone la quantificazione a un atto successivo, al termine della situazione di emergenza.

Con il medesimo atto saranno anche approvate le misure da adottare, indicandone il valore economico. Per quanto riguarda le famiglie, è stato deciso di restituire le quote del periodo nel quale non hanno potuto usufruire dei servizi extra scolastici. Quindi il 50% della quota fissa per il servizio mensa e per il servizio di assistenza pre e post scuola. La misura comporterà un costo a carico dell’ente di circa 11mila euro e i versamenti saranno effettuati tempestivamente.

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