Dall’Assessorato un corso per riconoscere e neutralizzare la “Vespa velutina”

Il corso è in programma il 27 e 28 settembre. "Abbiamo voluto agire con anticipo per trovarci preparati ad affrontare questo possibile invasore, ulteriore problematica per l’apicoltura valdostana”, ha spiegato l’assessore all'Agricoltura Marco Carrel.
Società

Visti i recenti ritrovamenti di esemplari adulti e nidi di Vespa velutina in alcune province del Piemonte – e in osservanza al Regolamento europeo 2016/1141 della Commissione del 13 luglio 2016 ed il Regolamento 1143/2014 con le disposizioni per prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive – , l’Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali ha organizzato un corso di formazione per operatori per riconoscere e neutralizzare i nidi di Vespa velutina, per – spiega una nota – “garantire un potenziale tempestivo intervento da parte di personale correttamente formato anche sul territorio valdostano”.

Il corso, presentato da personale esperto del Crea – il Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente di Bologna –, è in programma il 27 e 28 settembre 2024 in località Torrent de Maillod, 9, a Quart, alla Pépinière “Abbé Henry”.

Questo momento di formazione vuole coinvolgere tutte le figure preposte alla tutela del territorio al fine di scongiurare la diffusione di questo insetto asiatico – spiega l’assessore Marco Carrel –. Sono state individuate le figure specifiche all’interno del personale del Corpo Forestale della Valle d’Aosta, nonché fra i vari attori del settore apicoltura, il Corpo Valdostano dei Vigili del fuoco e il personale della Struttura Sanità animale e la Struttura Igiene e allevamenti dei Servizi Veterinari dell’Usl Valle d’Aosta, dell’Arpa e dello Iar. Tali figure verranno opportunamente formate per essere poi eventualmente coinvolte, qualora se ne riscontrasse la necessità, al fine di riconoscere e rimuovere gli individui della specie invasiva Vespa velutina”.

“Con questo corso abbiamo voluto agire con anticipo per trovarci preparati ad affrontare questo possibile invasore, ulteriore problematica per l’apicoltura valdostana”, ha chiuso l’Assessore.

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