Cade oggi il tragico anniversario dell’omicidio di Samuele Lorenzi, ucciso nella casa di Montroz a Cogne due anni fa. L’unica imputata per questo delitto resta la mamma di Samuele Anna Maria Franzoni.
Dopo la ‘superperizia’ disposta dal gup Eugenio Gramola, infatti, lo stesso giudice ha concesso una proroga – al 31 marzo – agli esperti incaricati, rispettivamente, di esaminare le traiettorie degli schizzi di sangue, il frammento osseo trovato nel letto dove fu ucciso Samuele e le tracce ematiche sugli zoccoli di Annamaria Franzoni. Così il gup Gramola, il pm Pasquale Longarini e la difesa, rappresentata dall’avvocato Carlo Taormina, si ritroveranno di fronte solo a maggio: la data dell’udienza è stata fissata per il 26 aprile.
Il ritardo nell’iter processuale è stato causato da numerosi fattori, a partire dalla difficoltà nel tradurre e inviare in Germania una parte degli atti per consentire al criminologo Hermann Schmitter di effettuare la ‘blood pattern analisys’, ovvero l’esame sulle traiettorie degli schizzi di sangue del bambino trovati nella stanza dove è stato ucciso.