Insediato il 22 gennaio 2007, Flavio Curto, nuovo Difensore Civico della Valle d’Aosta, ha aspettato quattro mesi prima della propria presentazione ufficiale agli organi di stampa. L’attesa è stata motivata dall’intenzione di attendere l’esito del ricorso proposto dall’ex difensore civico, Maria Grazia Vacchina, per l’annullamento della delibera del Consiglio regionale con il quale è avvenuta la nomina del suo successore. Giovedì 17 maggio il TAR della Valle d’Aosta ha considerato inammissibile tale ricorso “non solo – come si legge nella sentenza – perché dal suo accoglimento la ricorrente non potrebbe ottenere alcun effettivo vantaggio, ma anche perché – trattandosi di impugnativa volta a raggiungere un risultato vietato dalla legge – e ravvisabile quella situazione non degna di tutela, definibile di interesse illegittimo perché confliggente con la normativa vigente“.
Sulla decisione del TAR, il presidente del Consiglio regionale Ego Perron, che ha accompagnato Curto all’incontro con i giornalisti, ha commentato che l’Amministrazione regionale era ?fiduciosa del risultato, perché sicura che l’iter seguito fosse stato svolto correttamente e secondo la normativa vigente?.
?Ho lavorato in silenzio – ha commentato il nuovo difensore civico Flavio Curto – in attesa del pronunciamento del TAR. Ritengo tuttavia che tale vicenda non abbia aiutato a creare un clima di fiducia nei cittadini nei confronti del ruolo che vado a ricoprire?.
Sono due le principali linee di azione che Curto ha voluto evidenziare e che caratterizzeranno il suo operato ?diffondere una cultura della difesa civica nei cittadini, affinché possano usufruire di quest’ufficio sapendo quali risposte il difensore può fornire in termini di tutela delle loro posizione dei confronti della pubblica amministrazione. La seconda direttrice riguarda la possibilità dei cittadini di avvalersi dell’ufficio anche nei confronti degli enti locali?. L’obiettivo del nuovo Difensore Civico è infatti quello di incrementare le convezioni con i comuni valdostani. Attualmente quelle attivate sono undici
Nel ricorso, l’ex difensore civico, Maria Grazia Vacchina, che ha ricoperto tale incarico per 11 anni,
lamentava la mancanza di motivazione in ordine alle ragioni per le quali Flavio Curto è stato preferito ad altri candidati. Inoltre, la polemica della Vacchina si soffermava sul fatto che Curto, avendo ricoperto per otto anni l’incarico di Coordinatore del Dipartimento legislativo e legale della Regione, non offriva quella ‘massima garanzia di indipendenza e di obiettivita’.
Il Tar non è entrato nel merito della questione della legittimità della nomina di Flavio Curto, ma si è limitato a dichiarare inammissibile il ricorso in quanto la Vacchina, ?avendo già svolto due mandati, non avrebbe potuto partecipare alla selezione e, per tale ragione, non avrebbe alcun interesse all’accoglimento del ricorso”. Su tale affermazione, Paola Casetta e Lorenzo Lanzo, legali dell’ex Difensore civico, non concordano, evidenziando che Maria Grazia Vacchina in quanto ammessa alla procedura di selezione dalla Regione ed essendosi classificata seconda per numero di voti ricevuti, in quanto partecipante alla selezione, ?aveva un chiaro interesse all’impugnazione dell’esito della medesima”. La stessa Maria Grazia Vacchina ha preannunciato l’intenzione di impugnare al Consiglio di Stato la sentenza deposita dal TAR della Valle d’Aosta.