La risoluzione approvata dal Consiglio regionale “non viene incontro alle nostre richieste di immediata chiusura, bonifica, svuotamento e recupero ambientale del sito di Pompiod“. A dirlo in una nota è il comitato Discarica Sicura Pompiod esprimendo soddisfazione in merito all’intervento della Procura di Aosta “volto a fare chiarezza sulla sicurezza e la regolarità del sito, di cui, da quasi 2 anni, chiediamo invano rassicurazioni”.
Il Comitato annuncia, quindi, la prosecuzione della raccolta firme, in collaborazione con il Comitato “La Valle non è una discarica”, per ottenere quello che “i cittadini chiedono: “La Tutela del Nostro Territorio e la Salvaguardia della salute pubblica” attraverso un’importante inversione di rotta rispetto a quanto finora avvenuto e fatti concreti”.
In particolare chiedono: la disincentivazione allo smaltimento di rifiuti provenienti da fuori Valle, l’ubicazione dei siti di smaltimento dei rifiuti lontano dai centri abitati e dalle attività produttive agricole e di allevamento, il rispetto dei principi di precauzione, trasparenza e pubblicità, la chiusura definitiva dei siti in cui non è stato rispettato il principio di salvaguardia della salute pubblica, il monitoraggio da parte di Arpa dei materiali conferiti in discarica, attraverso prelievi a campione e a sorpresa e la pubblicazione di tutti i dati di monitoraggio ambientale, della qualità dell’aria, delle acque e del suolo effettuati sul nostro territorio.