Don Ciotti: “Meno solidarietà, più diritti e giustizia”

Il presidente del Gruppo Abele è intervenuto ieri sera a Sarre dove è stato invitato dall'Associazione Sarre2mila8 per la festa del volontariato e della cittadinanza attiva. Una piccola folla ad ascoltare le sue riflessioni e le sue provocazioni.
Società

“Il mio sogno è che il volontariato sparisca perché ciò vorrebbe dire che la solidarietà non è più una virtù di pochi, non rappresenta l’eccezione, ma la regola di tutti”. Usa una provocazione Don Luigi Ciotti per aprire il suo intervento di ieri sera a Sarre, nella palestra delle scuole, dove è stato invitato dall’Associazione Sarre2mila8 per la festa del volontariato e della cittadinanza attiva.

Ad ascoltarlo, una piccola folla che ha riempito la palestra: per accogliere tutti si è reso necessario aggiungere dei posti all’esterno collegati via video su un maxischermo. E il presidente del Gruppo Abele e di Libera non ha tradito le attese dei tanti venuti anche da fuori Sarre per sentire le sue riflessioni sui temi della solidarietà, dell’impegno e del volontariato. Il titolo della serata, a cui hanno preso parte anche il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, il Vescovo di Aosta Mons. Giuseppe Anfossi e Luigino Vallet dell’Associazione Sarre 2mila,  “Il volontariato nelle piccole comunità: risorsa di fronte all’attuale crisi?".

"Con il nostro impegno siamo chiamati a  liberare la nostra liberta per aiutate chi libero non è, ovvero i poveri, le persone che soffronto di una dipendenza, i senza lavoro". Ma il volontario non può affiancare le persone senza dimostrare una vera autenticità, senza chiamare in causa la sua responsabilità e prestare attenzione alla coerenza dei suoi comportamenti. Per Don Ciotti, inoltre, la parola solidarietà si lega intrinsecamente al tema della giustizia e dei diritti. E se la solidarietà, per il fondatore del Gruppo Abele, non può non contemplare anche i diritti, don Luigi ha risposto indirettamente alle tentazioni di molti amministratori che, in questo periodo di crisi, vorrebbero servirsi del volontariato per risparmiare risorse. “Le nostre associazioni ci sono sempre e si impegnano, ma non possono e non devono sostituirsi alla politica, la solidarietà non può essere l’unica delegata a ridurre le ingiustizie, perché lo stato deve fare la sua parte”. Da qui lo slogan: “Meno solidarietà, più diritti e più giustizia”.

Nel suo intervento non ha poi risparmiato critiche alla morale pubblica, “assistiamo, in questo periodo ad una caduta che crea sgomento” e a chi calpesta, sbandierandole, parole come legalità e democrazia. Nel suo discorso ha citato continuamente anche l’etica ovvero “la ricerca di ciò che ci rende autentici, che chiama in causa la nostra responsabilità e che deve poter ritrovarsi nella coerenza dei nostri comportamenti”.

Nel quadro delle iniziative organizzate per Sarreinsieme e in occasione dell’Anno europeo del volontariato, domenica 2 ottobre, si svolge la Festa del volontariato e della cittadinanza attiva, una giornata nel corso della quale sarà data visibilità alle tante associazioni locali che operano per la comunità.
 

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