Sarà un gruppo di lavoro interistituzionale, formato dai rappresentanti di soggetti pubblici e privati, a studiare le possibilità di recupero delle eccedenze alimentari e di altri beni alimentari. Insomma, un modo per evitare gli sprechi e trovare forme di aiuto alle persone povere e disagiate. L’iniziativa, approvata dalla Giunta regionale, è stata presentata dal presidente della Regione, Augusto Rollandin, e dall’assessore della Sanità, Antonio Fosson.
Sul territorio sono già in atto singole iniziative similari (come il Banco Alimentare e il Magazzino Caritas), ma l’obiettivo è ora di lavorare per creare un dispositivo integrato di proposte capaci di ottimizzare le risorse umane e materiali e coprire tutti i settori produttivi potenzialmente interessati dagli interventi, si rende necessario promuovere un’azione corale dell’intera comunità. Il tavolo di lavoro avrà tempo tre anni per avviare le sperimentazioni.
La composizione del gruppo dipenderà dal bene che si intende recuperare e ridistribuire, interessando soggetti di volta in volta differenti, ma propone la presenza fissa di due rappresentanti per l’Assessorato Sanità, salute e politiche sociali, di cui uno per l’area sociale e l’altro per l’area sanitaria, da un rappresentante per l’Assessorato Territorio e ambiente e da uno per l’Assessorato Istruzione e cultura della Regione, oltre a: il Coordinatore del Piano di Zona, un rappresentante dell’Azienda USL, uno del Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta (CSV), uno della Fondazione Opere Caritas e uno del Banco Alimentare.