Alla serata “Casino Red Carpet”, ospitata sabato 6 dicembre nella sala Evolution del Casino de la Vallée di Saint-Vincent, lo stilista valdostano Fabio Porliod ha riportato in passerella oltre settanta creazioni: abiti da sera, vestiti da sposa, la linea “Vivi Lotta Brilla” e la nuova collezione, Grace Sauvage, introdotta dall’apertura della madrina dell’evento, Selvaggia Roma.
La collezione si costruisce attorno a una dualità dichiarata: grazia e forza, delicatezza e istinto. L’immaginario che Porliod mette in scena guarda a una femminilità che vive l’eleganza come atto di libertà. Le tonalità scelte – dal bianco caldo ai marroni, fino ai verdi che richiamano la natura – accompagnano una serie di capi pensati tanto per i grandi momenti quanto creazioni prêt-à-porter per l’uso quotidiano, con richiami visivi alla libertà e alla dimensione selvaggia. Appaiono volumi che sfidano le regole, linee che accarezzano il corpo e lo esaltano, proporzioni nuove che raccontano una metamorfosi.
I tessuti sostengono questa narrazione: il velluto rimanda alle atmosfere notturne, il tulle introduce leggerezza, le frange seguono il ritmo del terra. Accanto ai nuovi colori caldi, profondi e vibranti, restano i codici più intimi dello stilista: il bianco e il nero, simboli della sua identità, e le trasparenze che da sempre definiscono il suo linguaggio estetico.
Porliod lega la nascita della collezione a un momento di pausa forzata: “Ci sono momenti, nella vita di uno stilista, in cui il silenzio diventa maestro – racconta Porliod – Momenti in cui emerge la necessità di fermarsi, di respirare, di ascoltare ciò che rimane quando il rumore del mondo si spegne: il dolore, le paure, le attese. È proprio da quel silenzio, da quella pausa necessaria, che nasce Grace Sauvage”.
A sintetizzare l’intera collezione è Nyx, l’abito ispirato alla dea greca della notte, personificazione del buio e del mistero. Con oltre 330 metri di tulle inseriti in tessuto di organza, il capo unisce leggerezza e imponenza, trasformando in forma visibile la dialettica centrale della sfilata: eleganza e ribellione, poesia e potenza, libertà e raffinatezza.




