Fontina d’Alpage, riparte il concorso che valorizza il fiore all’occhiello delle produzioni locali

Dopo un anno di assenza riparte il concorso “Fontina d'Alpage” le cui iscrizioni sono aperte fino al 31 ottobre 2013. Quest'anno Assessorato e Chambre valdôtaine puntano ad una nuova commercializzazione che valorizzi il prodotto e il dietro le quinte.
Società

“Negli alpeggi valdostani viene coltivata una delle tradizioni più antiche del patrimonio culturale della nostra regione…. A quote, anche molto elevate, si trovano pascoli caratteristici delle zone alpine, con fiori ed erbe che rendono unici la fontina e il burro d’alpage. Una realtà e una dimensione d’altri tempi, con difficoltà e sacrifici da affrontare ogni giorno, ma che svaniscono di fronte alla passione degli arpian e alle soddisfazioni che solo questo mondo è in grado di regalare… anche a chi lo scopre per la prima volta, con una semplice visita ricca di emozioni”. In poche righe, sulla home page di un sito, si cela tutta la passione verso la montagna e verso il lavoro di allevatore di Sandro Bonin, giovane allevatore valdostano che insieme al fratello ha preso il testimone dal padre portando avanti un’azienda famigliare che fa binomio con qualità, tanto da vincere nel 2011 il concorso “Fontina d’Alpage”. E proprio in questa azienda, in particolare all’alpage La Premou in località Turlin di Aymavilles, è stata organizzata la conferenza stampa che lancia, dopo un anno di assenza, il concorso “Fontina d’Alpage” le cui iscrizioni sono aperte fino al 31 ottobre 2013.

A spiegare il funzionamento del concorso e del suo seguito sono stati Renzo Testolin, Assessore regionale all’Agricoltura e Risorse Naturali, e Nicola Rosset, presidente della Chambre valdôtaine. A raccontare ed evidenziare quel lavoro fatto di passione, tempo e sacrificio, di cui il pubblico vede solo il frutto finale, la fontina per l’appunto, sono stati Roberto Ronc, appassionato istruttore tecnico dell’Assessorato, e Sandro Bonin. La presentazione del concorso è stata anche l’occasione per riflettere su un prodotto che da solo racchiude tutta una filiera con i suoi valori, le sue genti, i suoi tempi, i suoi sacrifici, ma anche le sue potenzialità ancora da sfruttare, soprattutto dal punto di vista promozionale, turistico e commerciale. 
“Dopo un anno di assenza penso sia un ritorno importante per dare la giusta valorizzazione a questo prodotto che da sempre è un fiore all’occhiello della nostra regione – ha evidenziato Renzo Testolin, assessore regionale all’Agricoltura e Risorse Naturali – e alle spalle del quale c’è un grande lavoro dei nostri agricoltori e dei nostri allevatori. C’è un’ottima sinergia quest’anno con la Chambre valdôtaine che ci permetterà di coinvolgere gli altri attori fondamentali del nostro territorio che sono gli albergatori, i ristoratori e i commercianti, che dovranno essere in grado di promuovere questa eccellenza valdostana, trasmettendo queste caratteristiche a tutti gli ospiti che andranno a comprare i prodotti valdostani”.

Organizzato dall’Assessorato regionale all’Agricoltura e Risorse Naturali, in collaborazione quest’anno con la Chambre valdôtaine des entreprises et des activités libérales, il concorso vuole contribuire a valorizzare e promuovere la fontina valdostana oltre a favorire l’impegno degli agricoltori e stimolarli nel conseguimento di obiettivi di qualità nella produzione di questo prodotto. "Credo che questo lavoro bisogna farlo con passione per raccogliere frutti e soddisfazioni che sono diverse – racconta Sandro Bonin – Non c’è cosa più premiante per me che vedere giovani che vengono qui a scoprire e visitare l’alpeggio e questa dimensione e poi vedere i loro messaggi qualche giorno dopo su facebook o internet. Il concorso ci permette di metterci in gioco e valorizzare non solo un prodotto ma tutta la filiera e se la fontina del vicino vince e la mia no, vuol dire che il prossimo anno dovrò darmi da fare di più, rimane il fatto che questo momento rappresenta un buon incentivo a migliorarsi”. 

Come si può veicolare un prodotto di eccellenza, fiore all’occhiello in Valle? Semplicemente raccontando le storie e il lavoro di chi produce tale prodotto. La forza del messaggio e la bontà del prodotto, oltre che dai sensi del gusto e dell’olfatto, arriverà poi da se. Il concorso, infatti, diventa anche l’occasione per trovare nuove modalità di commercializzazione e per veicolare un prodotto che in realtà è ambasciatore di tanti messaggi. Su questo punta anche l’operazione commerciale messa in piedi dalla Chambre valdôtaine, che ha organizzato una rete di vendita attraverso 7 negozi lungo l’asse che collega Courmayeur a Pont-Saint-Martin, che avrà il compito di vendere, ad un prezzo corposo che valorizzi la qualità e al contempo il venditore, le prime 10 fontine di alpeggio selezionate.

I partecipanti al concorso 2013, dopo aver firmato la scheda di adesione, come fatto davanti alla stampa da Sandro Bonin che così si rimette in gioco, dovranno consegnare la forma di Fontina DOP scelta al magazzino della cooperativa produttori Latte e Fontina di Saint-Christophe entro l’8 novembre 2013. Una prima giuria tecnica selezionerà le 10 migliori fontine selezionate tra tutte quelle presentate e quattro giurie eccellenti classificheranno poi le 10 finaliste. Le dieci fontine saranno poi sezionate e messe in vendita.

 

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