Il carcere di Brissogne ha una direttrice titolare. Nominata Velia Nobile Mattei

La nuova direttrice si insedierà entro il 20 novembre. A nominarla, con un decreto del 30 ottobre, il governo Meloni. A renderlo noto il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove, che spiega: "Mai più istituti penitenziari senza direttore".
Carcere Brissogne
Società

Entro il 20 novembre la dottoressa Velia Nobile Mattei si insedierà come direttrice del carcere di Brissogne, andando a sanare una titolarità vacante che si protrae da circa dieci anni. A nominarla, con un decreto dello scorso 30 ottobre, il Governo Meloni.

L’atto prevede l’assunzione, complessivamente, di 57 nuovi dirigenti penitenziari che hanno conseguito l’idoneità alla fine del corso di formazione del concorso pubblico per esami per l’accesso alla carriera dirigenziale penitenziaria.

“Il Governo Meloni realizza un traguardo epocale – spiega il sottosegretario di Stato per la Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove, Fratelli d’Italia –: mai più istituti penitenziari senza direttore per garantire sicurezza e legalità e le migliori condizioni di lavoro a uomini e donne della Polizia Penitenziaria”.

Soddisfatto il coordinatore valdostano di FdI Alberto Zucchi: “Alla dottoressa Velia Nobile Mattei formulo le mie congratulazioni e un augurio affinché svolga il suo dovere nel migliore dei modi, garantendo sicurezza e legalità nell’Istituto di Aosta, collaborando strettamente con il locale corpo di Polizia Penitenziaria”.

Ringraziamento che rivolge poi allo stesso Delmastro, “che ha sempre assicurato che il Governo avrebbe garantito un direttore titolare per ogni istituto penitenziario d’Italia. Possiamo con orgoglio e come maggioranza di governo dire: promessa mantenuta anche ad Aosta – aggiunge Zucchi –. Continuerò, al fianco del Sottosegretario, a lavorare per riportare sicurezza e legalità in carcere e per assicurare alla Polizia Penitenziaria le migliori condizioni di lavoro, intimamente convinto che difendere la Polizia Penitenziaria non solo significhi difendere la sicurezza dei nostri istituti, ma anche e indirettamente il miglior trattamento dei detenuti stessi”.

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