Il carcere di Brissogne promuove il reinserimento dei detenuti nel tessuto sociale

L'Istituto penitenziario ospita 161 detenuti, 115 sono stranieri. Celebrati a Chatillon i 191 anni dalla Fondazione del corpo di Polizia penitenziaria. Evidenziato il senso di responsabilità del personale penitenziario e la sinegia con enti e Regione.
Alcuni agenti della polizia penitenziaria
Società
Il ruolo degli agenti di polizia penitenziaria è cambiato negli anni. Oggi, sono agenti sempre più preparati e professionali. Questa mattina, martedì 28 ottobre, si sono svolte al castello Baron Gamba le celebrazioni per i 191 anni di fondazione del corpo. Alle celebrazioni hanno preso parte le autorità militari e civili delle regione.
Il presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha sottolineato la professionalità degli agenti, ma soprattutto le difficoltà in cui devono operare. “L’amministrazione regionale ha sempre dato e continuerà a dare la massima collaborazione per il buon funzionamento dell’istituto penitenziario di Brissogne”, ha spiegato Rollandin durante il suo discorso.
Gli agenti di polizia penitenziaria, con grande professionalità, ma al tempo stesso umanità, vigilano su di una popolazione carceraria in Italia, di 57187 detenuti, quando i 205 istituti di pena, dovrebbero ospitate al massimo 43262. Ben diversa la situazione del carcere di Brissogne, dove, ad oggi, sono presenti 161 detenuti, mentre la capienza massima è di 188. “Sicuramente l’istituto di Brissogne – commenta il direttore de carcere, Giorgio Leggieri vive una situazione privilegiata rispetto alle altre strutture, dove vi è un forte sovraffollamento. Gli agenti operano con grande senso di responsabilità e cercano di fare il loro lavoro sempre al meglio. Un lavoro difficile, in quando, quotidianamente vivono a stretto contatto con situazioni umane difficili, di grande disagio. I nostri agenti mettono al centro di tutto la persona e la sua rieducazione. A Loro va tutto il mio riconoscimento, perché da loro imparo tutti i giorni”.
Dei 161 detenuti presso il carcere di Brissogne, 115 sono stranieri, un dato in incremento. “Sono alla direzione di questo istituto da un anno – continua Leggieri – e ho puntato tutto sull’incrementare le possibilità di lavoro all’interno dell’istituto. E questo lo si è potuto fare grazie agli enti e all’Amministrazione regionale. Abbiamo cercato di creare opportunità di lavoro, no fine a se stesse, ma con la possibilità di un reale reinserimento nel tessuto sociale”.
Al termine della cerimonia sono stati premiati l’ispettore capo Antonino Arcodia, l’agente Virgilio Mura e l’agente scelto Angelo Cambieri.

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