Il cormorano sotto tiro: approvato il piano di controllo della specie

La presenza del cormorano che da alcuni anni sverna in Valle crea impatti negativi sull'ittiofauna: ogni inverno vengono predati quaranta quintali di pesce. Il piano prevede azioni di disturbo e abbattimento da parte del Corpo Forestale valdostano.
Cormorano
Società
In Valle d’Aosta da alcuni anni svernano regolarmente, secondo i dati in possesso all’Amministrazione regionale, circa un centinaio di cormorani con punte che arrivano fino a centosettanta nel mese di dicembre, concentrati in prevalenza lungo il corso della Dora Baltea e in particolare nei tratti della media e della bassa valle. La loro presenza determina però gravi danni sull’ittiofauna locale: si calcola che, ogni inverno, i cormorani si nutrano, mediamente, di quaranta quintali di pesce.
Per attenuare tale impatto negativo la Giunta regionale ha approvato nei giorni scorsi il Piano quadriennale di controllo della specie Cormorano, anche a seguito del parere favorevole dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
"Il Piano – sottolinea in una nota l’Assessore regionale alle Risorse Naturali, Giuseppe Isabellon – è stato elaborato con l’obiettivo di limitare l’impatto della predazione dei cormorani, sia attraverso la possibilità di intervento sulla loro consistenza numerica, sia attraverso azioni di disturbo e abbattimento che saranno realizzate solo in aree di comprovato pregio ittiofaunistico e compiute esclusivamente dal personale del Corpo Forestale della Valle d’Aosta, in stretta collaborazione con i competenti uffici regionali".
Il piano è stato elaborato a conclusione di un percorso che ha previsto, tra l’altro, il censimento della specie sul territorio regionale e l’analisi della pressione predatoria. Gli studi, coordinati dalla Direzione flora, fauna caccia e pesca con il supporto del Corpo Forestale della Valle d’Aosta, sono stati condotti da tecnici ed esperti del settore e realizzati anche grazie alla collaborazione dei pescatori volontari del Consorzio regionale per la tutela, l’incremento e l’esercizio della pesca in Valle d’Aosta.

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