Il Liceo musicale e Avis presentano il concerto “Una canzone per la vita”

Dall'incontro tra l'Avis di Aosta e i ragazzi del liceo musicale nasce l'idea di realizzare il concerto "Una canzone per la vita". Il progetto è il frutto di una serie di incontri a tema nella scuola e vuole unire la necessità di sensibilizzare sul tema del dono del sangue e coinvolgere i ragazzi nella partecipazione attiva.
i consiglieri dellAvis e il Dot Berti per il progetto Una canzone per la vita
Società

Quando il dono del sangue incontra la musica. Dall’incontro tra l’Avis di Aosta e le classi seconde, terze e quarte del Liceo musicale è nato il progetto “Una canzone per la vita”, un concerto sul tema del dono del sangue ispirato da una poesia del consigliere Avis Umberto Mattone. Il progetto è frutto di una serie di incontri di sensibilizzazione svolti nella scuola durante il mese di febbraio 2023. L’appuntamento è per il 30 maggio al Teatro Giacosa di Aosta dove i ragazzi si esibiranno eseguendo brani composti da loro.

“Una canzone per la vita” declina e unisce la cultura del dono e la riflessione attorno all’argomento con la musica e l’arte. Insieme ai consiglieri Umberto Mattone per la parte poetico/artistica, Francesco Pellicanò esperto musicale e ad Aldo Meinardi, Responsabile del progetto e coordinatore del team, le classi stanno lavorando allo sviluppo di brani originali in vista dello spettacolo. Ad seguire il processo creativo sono i prof.ri Anna Piccirilli e Davide Mancini in un dialogo con le classi.

Gli studenti del Liceo Musicale per il progetto Una canzone per la vita
Gli studenti del Liceo Musicale per il progetto Una canzone per la vita

“Abbiamo presentato ai ragazzi la poesia scritta da Umberto immaginando già una canzone. Ora gli studenti ci stanno lavorando e a metà marzo ci rincontreremo per sentire quello che hanno prodotto” racconta Pellicanò durante l’incontro di presentazione svoltosi questa mattina presso la sede del CSV ad Aosta. Ad intervenire anche il direttore del centro Trasfusionale valdostano il Dott. Pierluigi Berti che ha tenuto un intervento per ribadire l’importanza di una rete di donatori basata sulla consapevolezza e la generosità.

“La disponibilità di sangue serve ai pazienti che ne hanno bisogno, ma anche e soprattutto a tenere aperti presidi e servizi fondamentali all’interno dell’Ospedale. Ad esempio il Pronto Soccorso, ma anche le chirurgie e le sale operatorie. Tutto questo è possibile grazie ai nostri donatori che in modo costante donano e ci mettono a disposizione questa base imprescindibile. L’altro aspetto è quello dei malati cronici che hanno il diritto di accedere a cure continuative e mirate, possibili solo grazie ai nostri donatori”, spiega Berti.

L’obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare i ragazzi per coinvolgerli e farli riflettere sul significato del dono non solo inteso come entità fisica, ma anche immateriale attraverso dibattiti relativi alla solidarietà, all’inclusione e alla partecipazione attiva nell’imminenza della maggiore età.

2 risposte

  1. Ero presente in sala per lo spettacolo del 30 maggio, bravissimi gli alunni del Liceo musicale, altrettanto bravi i loro insegnanti e gli organizzatori dell’AVIS. Non posso dire altrettanto delle Autorità (Assessori all’Istruzione e Sanità, che pure i ragazzi hanno educatamente ringraziato dal palco rivolgendosi alle sedie vuote), che hanno brillato per la loro assenza!!Peccato, sarebbe stato un segnale forte della politica a supporto di questi ragazzi che tanto impegno hanno profuso per la riuscita del progetto e del messaggio importantissimo che hanno diffuso, cioè la cultura del dono! Politici pollice in giù!

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