La prima edizione del Tour de la Ville d'Aoste di mountain bike cross country va in archivio con la vittoria della grande promessa delle ruote grasse italiane, il campione del mondo junior Gerhard Kerschbaumer, e un dominatore, Tony Longo, fermato durante la terza frazione dalla rottura del canotto sella dopo aver vinto le prime due tappe e prima di mettere il sigillo dominando anche la quarta, domenica 16 maggio. Per le donne, invece, la vittoria è andata alla campionessa giapponese Rie Katayama
Tralasciando il lato sportivo che, per una prima edizione, non poteva certo puntare a livello di eccellenza internazionale, il Tour de la Ville verrà ricordato principalmente per due fattori: la prima tappa, una cronometro individuale su percorso cittadino corsa giovedì 13, è stata flagellata dalla pioggia, che ha reso scivoloso ed pericoloso il percorso, in gran parte su pavé e asfalto, tracciato con paletti di ferro e fettuccia molto stretta.
La gara ha anche paralizzato la circolazione della città di Aosta, con un serpentone d'auto che si è riversato sulla statale, bloccando il traffico con attese di ore per spostarsi anche di poche centinaia di metri; per quattro giorni, piazza Chanoux si è trasformata in quello che, più che un paddock, sembrava un accampamento disorganizzato che non forniva un ideale biglietto da visita per la città.
Meglio è andata nelle due tappe più classiche, su percorso extra-cittadino, di venerdì 14, su un percorso ottimamente disegnato nell'area di Quota BP, tra Aosta e Saint-Christophe, e di sabato 15 a Sarre, nella zona che ha già ospitato la Liquigas Cup nel 2007. L'impegno organizzativo di alto livello dal lato sportivo e della comunicazione, ha cercato di creare un "week end della bicicletta" organizzando anche il campionato valdostano esordienti, allievi e junior a Sarre, sabato, e del "Grand-prix" per giovanissimi a Saumont, domenica.
Hanno concluso la gara, dopo la "mass start" cittadina di domenica, tra l'Arco d'Augusto e Saumont, 52 uomini e appena 11 donne: detto del dominio e della sfortuna di Longo, che ha vinto tre tappe su quattro e ha chiuso terzo in classifica nonostante abbia perso sei minuti nella tappa di Sarre, l'unico valdostano al traguardo è stato Nicolas Jeantet, che ha chiuso nono. Sfortuna per Giuseppe Lamastra, che ha avuto problemi alla catena nella seconda e nella terza tappa, nella quale si è ritirato per una caduta; Michael Pesse si è ritirato dopo la seconda tappa per problemi gastro-intestinali; Filippo Blanc si è ritirato durante la terza tappa.