"Basta con i tagli al welfare, altrimenti si mette a rischio la coesione sociale”. Suona come un vero e proprio grido di allarme, quello lanciato dalle 40 organizzazioni di volontariato e dalle 5 associazioni di promozione sociale durante l’Assemblea dei soci del Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta che si è riunita venerdì scorso, il 26 ottobre, per la sua seduta ordinaria.
In una mozione, approvata all’unanimità e inviata alle diverse forze politiche ed ai rappresentanti istituzionali della Valle d’Aosta, chiedono “l’adozione di una programmazione economico-finanziaria in grado di salvaguardare l’importanza e la specificità del volontariato nella realtà valdostana evitando tagli lineari e indiscriminati al sistema di welfare, di cui il volontariato è parte attiva e compartecipe, e indirizzando le misure restrittive a settori di minor impatto sociale”.
Al centro delle preoccupazioni del volontariato valdostano, la legge di stabilità del Governo e gli ulteriori tagli annunciati alle risorse già scarse del mondo del volontariato e le ricadute attese sul bilancio regionale e dei comuni valdostani. “Come associazioni e volontari viviamo a stretto contatto con i soggetti più fragili e a forte rischio di marginalità. Grazie a questa vicinanza ci stiamo accorgendo di disagi crescenti che stanno vivendo queste persone nella nostra regione, incontrando situazioni che erano impensabili fino a qualche mese nella ricca Valle d’Aosta” ha sottolineato il Presidente del Csv, Andrea Borney. “Se a queste difficoltà aggiungiamo il venir meno di risorse per il volontariato e di servizi di rilevanza sociale, mettiamo a rischio la coesione sociale”.