A partire dalle prime ore che hanno seguito il terremoto del 6 aprile scorso in Abruzzo, il C.i.s.o.m. – corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta – è stato presente sul posto con 67 volontari: medici, infermieri e soccorritori specializzati tra i quali anche sei volontari appartenenti al gruppo di Aosta che hanno messo a disposizione la loro esperienza.
Il C.i.s.o.m. ha allestito, e gestirà per l’intera durata dell’emergenza, due tendopoli che distribuiscono circa duemila pasti al giorno: una nella frazione di Roio Poggio nel comune dell’Aquila e la seconda a San Felice d’Ocre.
“Il Ci.s.o.m. – spiega il direttore Mauro Casinghini – è stato incaricato dalla Protezione Civile italiana anche della gestione del campo in località San Felice di Ocre (Aq), dove è anche operativo il posto medico avanzato e dove è stata predisposta una tendopoli per l’accoglienza della popolazione. Presso la struttura è garantita la distribuzione di pasti caldi a circa 420 persone. Inoltre, squadre di volontari hanno provveduto anche al montaggio di una tendopoli in località Poggio Piano (Aq). Adesso bisognerà mantenere una buona qualità del servizio offerto alla popolazione fino alla fine dell’emergenza, che si protarrà sicuramente ancora per qualche mese”.
Numerose le difficoltà affrontate nel campo di Roio di Poggio “tra le prime difficoltà incontrate – racconta il capo campo Alessandro Camilli – sicuramente il maltempo. Siamo giunti sul luogo che grandinava, oltretutto temperature basissime visto che il campo si trova a 1060 metri sul livello del mare. La difficoltà nel reperire il materiale per allestire il campo, difficoltà riscontrata in tutta la zona colpita dal sisma. Da non sottovalutare l’apparato per la gestione della mensa vedi la costruzione dei locali e la gestione degli alimenti. La mancanza, per tutta la prima settimana, di elettricità e riscaldamento ha rallentato notevolmente l’andamento dei lavori”.
Il C.i.s.o.m. ha allestito, e gestirà per l’intera durata dell’emergenza, due tendopoli che distribuiscono circa duemila pasti al giorno: una nella frazione di Roio Poggio nel comune dell’Aquila e la seconda a San Felice d’Ocre.
“Il Ci.s.o.m. – spiega il direttore Mauro Casinghini – è stato incaricato dalla Protezione Civile italiana anche della gestione del campo in località San Felice di Ocre (Aq), dove è anche operativo il posto medico avanzato e dove è stata predisposta una tendopoli per l’accoglienza della popolazione. Presso la struttura è garantita la distribuzione di pasti caldi a circa 420 persone. Inoltre, squadre di volontari hanno provveduto anche al montaggio di una tendopoli in località Poggio Piano (Aq). Adesso bisognerà mantenere una buona qualità del servizio offerto alla popolazione fino alla fine dell’emergenza, che si protarrà sicuramente ancora per qualche mese”.
Numerose le difficoltà affrontate nel campo di Roio di Poggio “tra le prime difficoltà incontrate – racconta il capo campo Alessandro Camilli – sicuramente il maltempo. Siamo giunti sul luogo che grandinava, oltretutto temperature basissime visto che il campo si trova a 1060 metri sul livello del mare. La difficoltà nel reperire il materiale per allestire il campo, difficoltà riscontrata in tutta la zona colpita dal sisma. Da non sottovalutare l’apparato per la gestione della mensa vedi la costruzione dei locali e la gestione degli alimenti. La mancanza, per tutta la prima settimana, di elettricità e riscaldamento ha rallentato notevolmente l’andamento dei lavori”.