Sarebbero alcune telefonate a tradire le affermazioni di innocenza di Salvatore Ierace, di 54 anni, di Quart, finito in carcere martedì con l’accusa di lesioni volontarie aggravate e di porto abusivo di armi. Per gli inquirenti sarebbe infatti lui l’uomo che la sera del 3 marzo scorso ha sparato alcuni compi di pistola ad Antonio Verduccio, di 56 anni, all’interno di un bar di via Saint Martin de Corleans, ad Aosta.
da quanto emerso dalle indagini della Polizia Ierace, nell’arco di cinquanta giorni, avrebbe più volte confidato ad un’amica di essere stato lui a sparare. Parole pronunciate al telefono e registrate dalla polizia, che costituiscono il più pesante indizio contro l’uomo. Le indagini sono state condotte attraverso pedinamenti, ma soprattutto tramite alcune intercettazioni telefoniche. Salvatore Ierace, che è difeso dall’avvocato Manuela Ghillino, continua a negare davanti agli inquirenti di essere il colpevole, fornendo un alibi secondo la quale quella stessa sera era in casa con ma moglie a alcuni parenti a festeggiare.