La bufera sul servizio anziani non si placa: il Consorzio denuncia le inadempienze di Pro.Ges

Lunedì 29 giugno si era raggiunto, con il patrocinio del Comune di Aosta, un accordo tra le due realtà cooperative per il passaggio delle consegne. Oggi il Consorzio denuncia le prime inadempienze e da mercoledì 1° luglio la gestione passa a Pro.Ges.
Società
A poche ore dalla definizione tra il Consorzio Trait d’Union e la Pro.Ges delle modalità di consegna dei servizi rivolti agli anziani, conseguenti agli esiti della gara d’appalto, arrivano le prime denunce da parte dello stesso Consorzio per l’inadempienza di  Pro.Ges relativa ad alcuni punti messi nero su bianco nella giornata di lunedì 29 giugno, quando si era raggiunto, nella sede dell’Assessorato alle Politiche sociali, un accordo tra i due fronti, con il patrocinio del Comune di Aosta. All’incontro del pomeriggio di lunedì erano presenti l’assessore alle Politiche sociali di Aosta Giuliana Ferrero, il dirigente dell’Area 3 Loris Minelli, Giancarlo Anghinolfi per la cooperativa sociale PRO.GES, Roberto Presciani per il Consorzio “Trait d’Union”, e per le organizzazioni sindacali CGIL,CISL,UIL e SAVT, rispettivamente Marco Lo Verso, Jean Pierre Guichardaz, Jean Dondeynaz, Sara Chiavazza, Piero Epiney e Elena Cannatà.

Gli accordi presi ieri prevedevano la redazione del passaggio di consegne entro le ore 12 di oggi “un passaggio di consegne scritte – si legge nella nota del Comune di Aosta – dettagliando tutte le informazioni e tutti i dati necessari al mantenimento e alle cure atte a mantenere la salute degli utenti, in aggiunta alla consueta compilazione – nelle strutture – dei registri di consegna a fine turno da parte dei restanti operatori”.

Su questo punto una nota del Consorzio, inviata nel primo pomeriggio di oggi, denuncia la defezione all’appuntamento da parte del referente della cooperativa parmense. “Riprogrammato per le 14 – scrive il Consorzio  – l’incontro ha registrato la presenza dei 5 coordinatori e del coordinatore generale del Trait d’Union e di due soli rappresentanti della cooperativa di Parma”. “Gli stessi due rappresentanti della Pro.Ges – continua la nota del Consorzio – al momento sono riusciti a fare una breve visita solo a 2 della 4 strutture per gli anziani la cui gestione è inserita nell’appalto. Ad aspettarli nelle stesse sono presenti come previsto dall’accordo, i coordinatori di Trait d’Union”.
Da mercoledì 1° luglio la gestione dei servizi per Anziani del comune di Aosta sarà totalmente in mano alla vincitrice dell’appalto, la Pro.Ges, ma il Consorzio si interroga su “come sia possibile avviare un servizio così delicato senza avere le minime informazioni necessarie per non generare disagi all’utenza. Si chiedono anche come sia possibile fornire informazioni mirate e puntuali su 300 utenti nelle tre ore di riunione previste. In assenza di un numero congruo di coordinatori come faranno i nuovi assistenti ad intervenire in modo appropriato?”.  

Per noi è evidente come i nostri anziani e disabili siano a forte rischio di disservizi anche pesanti – scrive il Consorzio – Ci assumiamo l’onere di segnalare questa situazione molto rischiosa e vogliamo sia chiaro che i disservizi che da domani potranno crearsi non dipendono certo dalla nostra organizzazione.Trait d’Union era infatti disponibile a passare tutte le informazioni necessarie e utili per permettere alla cooperativa subentrante di poter operare al meglio. Il problema è che è mancato l’interlocutore. Un’impresa, questa,  che  ha dichiarato e comunicato per iscritto, in sede di gara, di possedere un numero adeguato di figure professionali, indicate nominativamente, elenco che in sede di valutazione è stato considerato addirittura “migliorativo” da parte della commissione”. Di fatto, ad un giorno dall’inizio del servizio il Consorzio, alla luce dei fatti di oggi, denuncia che la Pro.Ges, non disporrebbe dei 5 coordinatori del Servizio di Assistenza Domiciliare, come previsto dal contratto, risorse umane indispensabili per poter realizzare il servizio. “Tale situazione è ancora più grave se si aggiunge – conclude il Consorzio – che sono ben 76 i lavoratori delle cooperative del Trait d'Union che hanno deciso di rimanere nelle proprie cooperative di appartenenza”.

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