“Che il tuo cibo sia il tuo medicamento e il tuo medicamento il tuo cibo”. Così diceva Ippocrate e così hanno sempre saputo i nostri nonni e prima di loro le generazioni che li hanno preceduti. Che alimentazione e salute siano strettamente correlate era risaputo inoltre fin dall’antichità. Questa tradizione e questi saperi hanno oggi in Valle d’Aosta un luogo privilegiato: la “Maison des anciens remèdes”, il centro d’interpretazione per l’attualizzazione dell’uso delle pianti officinali, situato nel comune di Jovençan e che sarà inaugurato domani, sabato 5 febbraio, alle ore 18.
Realizzata nell’ambito del progetto di cooperazione territoriale transfrontaliera « Les racines du goût », di cui l’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta è partner e capofila, la struttura, un’antica casa rurale della fine del XVII secolo, si pone come luogo dove la natura di montagna incontra la cultura popolare, quella del saper-fare, delle leggende, delle ricette e dei rimedi domestici. Sarà così più semplice riscoprire piante e loro virtù, preparazioni, dosi e la durata dei diversi trattamenti, tutto un sapere che un tempo era in mano alla donne.
Il centro accoglierà in un primo momento le scuole della regione per le visite didattiche. Aprirà, poi eccezionalmente, in occasione della Settimana della Cultura, dal 9 al 17 aprile. A partire dal 18 aprile sarà infine ufficialmente accessibile al pubblico.
«Esempio tipico di un’umile abitazione rurale della nostra regione – evidenzia l’Assessore regionale alla Cultura Laurent Viérin – la Maison des anciens remèdes costituisce una sorta di scrigno nel quale sono conservati i saperi e le conoscenze dei nostri avi, dai segreti per la conservazione degli alimenti alle ricette di antichi rimedi, trasmessi oralmente, da una generazione all’altra. Ecco perché, per presentare questo importante progetto di restituzione alla comunità, la nostra scelta è ricaduta su una piccola struttura, facendo omaggio ai nostri avi ed alla loro ingegnosità. Noi che rischiamo di perdere questo immenso patrimonio immateriale che non ha, se non poche, testimonianze scritte».
Sono tanti i segreti che la Maison cela tra le sue mura rimesse a nuovo, tra questi l’« aspirina » delle genti di montagna, la cui ricetta è conservata nel centro che oltre a suscitare l’emozione della riscoperta, presenta attraverso l’utilizzo di tecniche moderne l’immensa ricchezza delle erbe officinali delle nostre montagne, diventando così il primo centro di documentazione delle piante officinali in Italia.