È partita il 20 marzo la conciliazione obbligatoria legata a controversi civili e commerciali. Di cosa si tratta? Con l’emanazione del Decreto ministeriale 180/2010, il mille proroghe, debutta la mediazione civile, in particolare per alcune materie specifiche: diritti reali, materia successoria, locazione, comodato, affitto d’azienda, contratti assicurativi, bancari e finanziari, risarcimento del danno da responsabilità medica, da diffamazione a mezzo stampa o altro mezzo di pubblicità. Nelle altre materie resta la facoltà di rivolgersi al mediatore per il raggiungimento di una conciliazione. A partire dal 20 marzo 2012 la mediazione obbligatoria riguarderà anche le cause condominiali e il risarcimento da incidenti stradali. L’obiettivo è alleggerire la macchina della giustizia, cercando di risolvere in via stragiudiziale le controversie.
La pratica della mediazione civile cerca in generale di uscire dallo schema del “Ti faccio causa” per addentrarsi nella dimensione dell’ascolto, al fine di trovare soluzioni il più possibile condivise che consentano a tutte le parti coinvolte di raggiungere soddisfazione. Prima di “farti causa” cerco quindi con il mediatore di arrivare ad un accordo, che poi avrà valore esecutivo e consentirà alle parti di far fede volontariamente alle intese raggiunte.
I mediatori chi sono. La mediazione deve svolgersi davanti ad un organismo espressamente riconosciuto e autorizzato dal Ministero della Giustizia, dotato di persone in possesso di requisiti professionali. Sono 192 ad oggi gli organismi accreditati dal Ministero.
La procedura. Il cittadino si rivolge al mediatore il quale avanza una proposta al massimo nell’arco di 120 giorni, se le parti l’accettano la lite si interrompe, altrimenti si va in tribunale. Se il giudice dovesse fare propria la proposta del mediatore, la parte che l’avesse precedentemente rifiutata viene obbligata al pagamento delle spese processuali e legali anche della controparte oltre al pagamento delle tasse aggiuntive. La mediazione ha un costo fissato dal Ministero della Giustizia, che serve per retribuire il conciliatore.
La polemica. Il nuovo strumento giuridico non ha trovato l’accordo di diversi professionisti, in particolare degli avvocati che tra le tante critiche evidenziano come chiunque, a questo punto, possa diventare “mediatore”, dato che è sufficiente un corso di 50 euro, che non richiede precedenti esperienze nel settore, e una laurea triennale di qualsiasi tipo. Il Ministero ha già risposto alle critiche avanzate affermando, sull’esempio del lavoro svolto dai conciliatori delle Camere di Commercio, che non è necessario, e nean-che sufficiente, avere una preparazione giuridica per essere un buon mediatore.
In Valle d’Aosta chi c’è? Mancano ad oggi mediatori “pubblici”. La Valle d’Aosta dovrebbe essere accreditata nel mese di giugno. La gestione del servizio “pubblico” è a carico della Camera di commercio che sta formando i prossimi mediatori, ma dal 20 marzo offre il servizio, presso i propri locali, in convenzione con la Camera Arbitrale del Piemonte (Organismo iscritto al Registro). Anche l’Ordine degli avvocati sta procedendo in questo senso, con una sede già individuata “stiamo finendo di raccogliere le adesioni dei colleghi – spiega il presidente dell’Ordine degli avvocati, Paolo Caveri – e nel corso della prossima settimana faremo domanda di accreditamento presso il Ministero. La nostra sede sarà presso il Tribunale di Aosta e daremo larga informazione”.
Di fatto, già attivi sul territorio valdostano, vi sono due servizi privati accreditati: si tratta di Aequitas Adr di Torino, organismo di Conciliazione ed ente di formazione, che ha la sua sede territoriale in Valle presso la quale operano circa dieci mediatori civili valdostani. Vi è poi la società Pronti a Conciliare che ha sede in piazza Emile Chanoux 30/c, società presente anche in altre regioni.
Quanto costa?La Camera di Commercio riporta che se spese di avvio del procedimento, dovute da ciascuna parte, ammontano a € 40 + IVA, da corrispondere al deposito della domanda e a valere sull’importo totale dovuto. Il costo del procedimento, da versare prima dell’incontro, è scaglionato in fasce in relazione al valore della controversia.
Per informazioni
– La Chambre valdôtaine – Servizio di conciliazione 0165 573047- 45 – 46
– Aequitas Adr – sede Aosta – 0165 1852835
– Ordine degli avvocati della Valle d’Aosta – Sede presso il Tribunale di Aosta