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Dove lo butto? La raccolta differenziata spiegata bene

Dove si buttano i bicchieri di vetro rotti, l'olio esausto o gli imballaggi in polistirolo? Ai microfoni di "Illumina Aosta" Jean Louis Quendoz, amministratore unico della Quendoz Srl, spiega quali sono gli errori più comuni che si commettono nel fare la raccolta differenziata e chiarisce i dubbi più frequenti.
Società

Quante volte davanti a una bottiglia in tetrapak, allo scontrino della spesa o al cartone sporco della pizza capita di fermarsi e chiedersi: “dove lo butto?”. Ancora oggi per quanto riguarda la raccolta differenziata i dubbi sono tanti e sovente ci si ritrova a gettare i rifiuti nel posto sbagliato, anche in maniera inconsapevole. Non si tratta solo di malafede o di mancanza responsabilità, ma spesso si commettono errori perché capire dove vadano buttati alcuni materiali non è sempre immediato. 

Della raccolta differenziata in Valle d’Aosta e di tutte le novità previste per il 2024, se n’è parlato nel nuovo episodio di Illumina Aosta insieme a Jean Louis Quendoz, amministratore unico della Quendoz Srl. Il nuovo ospite del podcast è stato in studio per spiegare, nella maniera il più semplice possibile, alcuni dei cambiamenti importanti che avverranno ad Aosta, come  il “passaggio epocale” alla tassa puntuale, ma soprattutto per chiarire i dubbi principali in materia di rifiuti.

Le domande sul tema sono tante e le risposte non sono sempre le più ovvie. Un esempio: il bicchiere di vetro si butta nel bidone del vetro? No. Così come non si buttano nella carta gli scontrini e non si getta nel lavandino l’olio delle scatolette del tonno. Si tratta di errori banali, tuttavia piuttosto comuni, che impediscono il corretto smaltimento dei rifiuti. Il risultato è una discarica quasi piena che stando alle parole di Quendoz nel 2035 sarà praticamente arrivata al massimo della sua capienza. Per questo è necessario pensare fin da subito a soluzioni alternative, ma soprattutto riciclare in maniera corretta. 

Nella puntata si è quindi parlato di come farsi aiutare grazie al “vocabolario della differenziata” disponibile sul sito della Quendoz Srl, di com’è organizzata la raccolta dei rifiuti in Valle d’Aosta e di dove vadano buttati vari oggetti di uso comune che ancora oggi generano perplessità come le tazzine in ceramica, le buste dei surgelati o la sabbia della lettiera del gatto

L’appuntamento, settimanale, con i prossimi episodi del podcast è sempre per il mercoledì mattina alle ore 7 su Spotify (solo audio) e alle ore 10 su AostaSera dove è possibile trovare anche tutte le puntate precedenti.

Una risposta

  1. Ma secondo voi, quello che butta tutto nel sacco nero e lo mette nell’indifferenzata, insieme a tanti altri sacchi neri uguali, gliene frega qualcosa di quello che spiegate? Ma mi domando, ma il cittadino come me, che ha un po’ di senso civico queste cose non le sa già? Vuoi perché ha letto l’opuscolo inviato ogni anno, vuoi perché ha chiamato il numero verde, o perché ha portato questi rifiuti nelle isole ecologiche e ha chiesto dove buttarle, invece di farvi belli con il nuovo sistema di raccolta rifiuti, magari sarebbe meglio e più opportuno controllare quei sacchi neri, e multare chi non differenzia, fare pagare meno chi differenzia e di più chi non lo fa. Ma purtroppo è come sempre, chi paga sono sempre gli stessi, chi deve controllare non controlla e chi deve sanzionare non lo fa, per cui con questo sistema ci saranno sempre più furbi.

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