La Regione Piemonte invia degli ispettori sulla linea Aosta-Torino: “cosi non si può andare avanti”

La Regione Piemonte interviene dopo le numerose segnalazioni di protesta sui ritardi della linea Torino-Aosta, ieri l'ultimo episodio: il treno delle 5.25 ha raggiunto il record di 58 minutidi ritardo.
La stazione di Porta Susa
Società

“E’ evidente che così non si può andare avanti. Se le procedure per il cambio della motrice da diesel a elettrico occupano più del tempo previsto bisogna rimodulare gli orari di partenza o arrivo: ai pendolari occorre fornire tempi certi e precisi delle percorrenze del treno”. E’ quanto si legge in una nota dell’Assessore regionale ai Trasporti della Regione Piemonte  Barbara Bonino.
La nota è arrivata dopo le numerose segnalazioni di protesta sui ritardi della linea Torino-Aosta, ieri l’ultimo episodio: il treno delle 5.25 ha raggiunto il record di 58 minutidi ritardo.

“La soluzione prospettataci da Trenitalia – continua la Bonino –  è stata la sostituzione della motrice, da diesel a elettrico, nella stazione di Chivasso: ma il tempo occorrente secondo le loro stime era molto inferiore. Ora alla prova dei fatti, dopo i primi giorni di sperimentazione, si è visto che servono almeno venti minuti per le operazioni. Un lasso di tempo inaccettabile che porta con sé numerosi disagi ai pendolari”.

La Regione Piemonte quindi ha chiesto di fornire agli utenti orari aggiornati che tengano conto del maggior tempo di percorrenza che ora la tratta Aosta-Torino richiede e di rimodulare gli orari dei treni dei pendolari. Inoltre nei prossimi giorni saranno inviati degli ispettori sui treni della linea Aosta-Torino.  

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