La Regione ricorre alla Corte Costituzionale contro la circolare sul servizio civile

La Regione autonoma Valle d'Aosta ha presentato ricorso dinanzi alla Corte costituzionale perché, secondo una circolare dell'Ufficio Nazionale per il Servizio civile di Roma, non potrebbe accreditarsi a livello regionale. Lo ha...
Società

La Regione autonoma Valle d’Aosta ha presentato ricorso dinanzi alla Corte costituzionale perché, secondo una circolare dell’Ufficio Nazionale per il Servizio civile di Roma, non potrebbe accreditarsi a livello regionale. Lo ha reso noto il Presidente della Regione durante l’incontro settimanale con i giornalisti.

?L’ufficio di Roma – ha spiegato il presidente Caveri – ha negato la possibilità di iscriverci a livello regionale sollevandoci un problema di conflitto di poteri. Secondo la loro interpretazione, contro cui ricorriamo, l’amministrazione regionale si troverebbe a svolgere un duplice ruolo, di soggetto controllore e controllato?.
Dal 1° febbraio, infatti, la gestione del servizio civile è passata alla Regione che dovrà così provvedere ad emanare i bandi, a valutare i progetti degli enti e gestire il sistema regionale del servizio civile che consente, ai giovani, di fare un’esperienza di impegno e di crescita personale in realtà diverse come le associazioni di volontariato, le cooperative sociali, gli enti locali.
Tra gli altri temi affrontati, la presentazione del seminario dal titolo “Superare i limiti di accesso alla banda larga nelle regioni europee attraverso la politica comunitaria dell’etere” che si svolgerà a Bruxelles lunedì prossimo. “Sarebbe utile – ha commentato Caveri – che l’Unione europea emanasse una direttiva per limitare le frequenze militari necessarie al Wi-Max; solo così i paesi membri potrebbero essere maggiormente sensibilizzati” . L’obiettivo dell’evento è analizzare, con la partecipazione di attori chiave dell’Unione Europea, delle Regioni, delle authorities nazionali e del mondo dell’industria, la futura politica europea dell’etere per aiutare a superare le barriere nell’accesso ad internet a banda larga che persistono attualmente in numerose regioni europee”.
Il presidente Caveri ha anche auspicato un nuovo ruolo della Valle d’Aosta all’interno delle istituzioni francofone. Impegnato nei giorni scorsi, a Parigi, in una serie di incontri istituzionali, ha ribadito la volontà della Valle d’Aosta di poter partecipare, già a partire dal prossimo vertice dei governi dei paesi francofoni, che si terrà a settembre, in Romania, non più come ‘invitato speciale’, come è avvenuto fino ad ora, ma con una posizione di maggiore rilevanza istituzionale.

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