Dopo mesi di polemiche e disagi, è finalmente arrivata l’ora “X” per la parete del Monte La Saxe, che sovrasta la Statale 26 e l’abitato tra Entrèves e Courmayeur. L’inizio delle operazioni di disgaggio è previsto per mercoledì mattina, ma residenti e commercianti della zona, visto il rischio elevato per gli edifici presenti in zona, hanno dovuto lasciare case e negozi già nel fine settimana.
Molte delle 103 persone interessate sono state sistemate daI Comune in due residence dislocati nel centro di Courmayeur, mentre altri hanno preferito essere ospitati da amici o parenti. In ogni caso, fino a domani potranno ancora raggiungere le loro case per recuperare oggetti personali, poi dal giorno seguente la zona diventerà inaccessibile.
Nel migliore dei casi, potranno rientrarvi tra 15 giorni. Tutto dipenderà da come procederà il lavoro di bonifica sui 200 massi di grandi dimensioni (fino a 500 metri cubi), necessario per mettere in sicurezza la strada. Per proteggere le case da più che probabili cadute nelle vicinanze, sono stati realizzati valli e reti paramassi, così com’è stato predisposta la realizzazione di un bypass per l’acquedotto e stipulata una specifica assicurazione per le abitazioni.
Dal punto di vista della viabilità, dalle 7 di mercoledì tutta la zona sarà off-limits, compresa anche la strada comunale finora utilizzata come collegamento alternativo tra Courmayeur e Entrèves. Per raggiungere il centro, gli abitanti di Entrèves potranno usufruire di una finestra compresa tra le 7 e le 20, durante la quale dopo aver preso l’autostrada fino a Morgex, sarà possibile risalire dopo aver percorso un anello.
Tutto a posto, quindi? Non proprio, perchè se da una parte la sistemazione soddisfa la maggiorparte dei cittadini interessati, dall’altra non convincono né la nuova viabilità né le modalità di comunicazione delle informazioni da parte delle istituzioni. Tanto che per domani è in programma una protesta organizzata.