Ottenere una “certificazione”, da un lato, e dall’altra mettere a terra una serie di azioni per prevenire e contrastare il bullismo.
Per questo, è stato costituito un gruppo di lavoro per l’analisi e la pianificazione legato ad un progetto sperimentale del modello di “Certificazione antibullismo”. L’obiettivo del progetto – dicono dall’Assessorato alla Sanità – è quello di costruire un modello organizzativo “improntato all’etica, alla legalità e alla non violenza” che sia “adattabile, replicabile e applicabile all’interno di ogni ambiente abitato da minori”.
Nel dettaglio è sceso – in conferenza stampa di Giunta – l’assessore Carlo Marzi: “Si tratta di un gruppo di lavoro per applicare una ‘Certificazione antibullismo’ dedicata alla prevenzione e al contrasto di un fenomeno che preferisco definire di ‘violenza tra pari’”.
La delibera, presentata con gli assessori Jean-Pierre Guichardaz e Giulio Grosjacques, vede “la Valle d’Aosta essere la prima Regione che si muove per ottenere la certificazione – ha aggiunto Marzi –. Un tema portato avanti con l’Osservatorio sul bullismo ed il disagio giovanile, attraverso bando della Presidenza del Consiglio dei ministri. Con l’avvio di questo progetto sperimentale, la Valle vuole essere la prima Regione a farsi carico del fenomeno a livello complessivo. Verrà individuata una scuola per avviare la sperimentazione, si proseguirà con una raccolta dati per poi arrivare ad una restituzione”.