L’aeroporto Corrado Gex resterà chiuso per un anno

?Per la pista entro la primavera del 2008 inizieranno i lavori e contestualmente sarà chiuso l'aeroporto, mentre per la parte relativa alla radioassistenza i ritardi, di modesta entità, sono attribuibili...
Società

?Per la pista entro la primavera del 2008 inizieranno i lavori e contestualmente sarà chiuso l’aeroporto, mentre per la parte relativa alla radioassistenza i ritardi, di modesta entità, sono attribuibili alla complessità delle progettazioni.”_”Per quanto riguarda gli interventi e i tempi di realizzo, la chiusura della pista per i lavori di allungamento è prevista per il periodo giugno 2008/giugno 2009; per la radioassistenza, tra gennaio 2008 e dicembre 2008 sono previsti costruzione, fornitura e installazione apparati; per il riordino della viabilità, entro settembre 2008 inizieranno i lavori per terminare entro maggio 2009; per la nuova aerostazione, entro dicembre 2008 ci sarà l’approvazione del progetto esecutivo, entro dicembre 2009 aggiudicazione e consegna lavori che dovrebbero concludersi entro il dicembre 2011. Tutte le tempistiche sono frutto di una ragionevole stima, al netto di eventuali imprevisti?.
E’ riassunta in queste date e interventi la risposta che il Presidente della Regione, Luciano Caveri, ha fornito ieri in Consiglio regionale, ad un’interrogazione dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste e due interpellanze della Gauche Valdôtaine-DS e della Casa delle Libertà rispetto alla questione della crisi della società Air Vallée.

Il Consigliere di FI Dario Frassy ha ribadito la preoccupazione per la chiusura dell’aeroporto ?perché il rischio è di non riaprirlo più. Prendiamo atto delle tempistiche e auspichiamo che le sinergie portino a uno sviluppo concreto della struttura.”__
Il Consigliere Bortot dell’Arcobaleno ha ribadito la contrarietà del suo gruppo all’ampliamento dell’aeroporto._Il Consigliere Sandri dei Ds ha, infine, precisato che “Non vorrei che questa situazione diventasse come quella del trenino di Cogne. La società Air Vallée rischia di non esserci più, un altro operatore non è affatto sicuro che possa essere interessato, e l’Enac mette molte limitazioni alla struttura, così come è accaduto per il trenino di Cogne. Occorre fare, quindi, una riflessione profonda in Commissione sulla situazione, che per la Valle d’Aosta non dà certezze. Varrà la pena spendere tutti questi soldi per avere un po’ di turisti in più? Credo sia meglio pensare a fare interventi più utili, magari investendo una parte dei soldi per migliorare la linea ferroviaria.

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