Nata per connettere il Comune e i cittadini aostani e consentire loro di ricevere informazioni e inviare segnalazioni su guasti, disguidi e piccole emergenze riscontrate in città, per ammissione dello stesso comune, l’App Municipium non ha fatto breccia nei cittadini e nella stessa struttura amministrativa comunale.
La presentazione di Municipium risale a luglio 2021. Allora fu accompagnata da buoni propositi: tempi di risposta rapidi alle segnalazioni dei cittadini, notifiche push per i rifiuti, attivazione di sviluppi innovativi come la possibilità di usufruire di organizzare sondaggi rivolti agli utenti su temi specifici. Si è invece arenata nel mare magnum delle fatiche organizzative e del carico di lavoro dei dirigenti e del personale comunale.
App Municipium: un po’ di numeri
Vediamo un po’ i numeri. Da luglio 2021 l’App, gratuita, sviluppata dal gruppo Maggioli di Rimini e attiva in un migliaio di comuni in Italia, è stata scaricata per la versione aostana da 482 cittadini. Nei quasi 6 mesi del 2021 gli stessi hanno effettuato 51 le segnalazioni tramite l’app, 12 quelle invece inviate in questi primi mesi del 2022. In automatico, una volta ricevute, il sistema le smista agli uffici competenti.
“Non potremo dare sempre risposte affermative, ma dovremo comunque darle in tempi brevi” diceva allora il sindaco Gianni Nuti. Non è andata a così per varie ragioni. Ad oggi risultano “chiuse” solo 14 segnalazioni del 2021, pari al 27% circa. Le restanti risultano per il 43% tuttora prese in carico e nel 29% neanche mai state attenzionate perché, per semplificare, erano “fuori tema” come spiegheremo più avanti. Ancora peggio è andata nel 2022 in cui il 91% delle poche segnalazioni non sono state ancora considerate e una sola chiusa.
Numeri deludenti che vanno però spiegati. Municipium consente di segnalare solo disservizi e guasti puntuali in tre aree: l’igiene pubblica e i rifiuti, l’acquedotto e l’illuminazione pubblica e i semafori. Qualsiasi segnalazione che non rientra in questi ambiti competenze come i cartelli rotti, le buche nelle strade, il traffico, gli schiamazzi o eventuali episodi di degrado, solo per fare qualche esempio, non vengono prese in considerazione perché arrivano sulla “scrivanie virtuali” di persone non competenti per quelle aree e così rimangono appese e aperte. Lo stesso avviene per i messaggi che contengono lamentele, disagi generali o suggerimenti di migliorie più che comunicazioni di guasti o problemi.
Detto ciò vi sono state anche segnalazioni puntuali del tutto ignorate dagli uffici. Soprattutto nell’area dell’illuminazione pubblica con luci e lampioni spenti e semafori non funzionanti. Il problema qui risiede per lo più nel carico di lavoro dei dirigenti comunali deputati a monitorare e aggiornare questo strumento tecnologico. E così succede che la segnalazione viene presa in carico, il problema magari anche risolto, ma il cerchio sull’app non si chiude ufficialmente.
Il sindaco riceve le segnalazioni e risponde ai cittadini
Se l’app non prende in considerazione buona parte delle segnalazioni dei cittadini, non si può dire altrettanto per il sindaco che riceve tutti i messaggi e che ci fa sapere di aver fornito una risposta nell’80-90% delle situazioni. Un lavoro immane, possibile fintanto che i numeri rimarranno contenuti, e di cui Municipium, però, non tiene traccia. Il sindaco dal canto suo precisa come l’app Municipium non sia che uno degli strumento a disposizione dei cittadini. “Le segnalazioni arrivano in comune tramite i social ufficiali del comune sul messenger, sul whatsapp, anche via mail o telefonicamente e spesso, visto che una città come Aosta lo consente, direttamente alle orecchie del sindaco dalla viva voce del cittadino” sottolinea Gianni Nuti. uno strumento e in quanto tale deve risultare utile per chi se ne serve, ma rimane un’opzione tra le tante che non ha attecchito subito e che dobbiamo chiaramente rilanciare.”Non dimentichiamoci – riprende Nuti – che Municipium non raccoglie solo le segnalazioni dei disservizi, ma offre un bouquet d’informazioni utili al cittadino così come al turista, aiutandolo ad orientarsi tra i numerosi servizi che il nostro comune offre”.
L’impressione generale è che lo strumento rimanga valido e possa rappresentare un’agile opportunità per accrescere e migliorare la comunicazione rapida tra i cittadini e il Comune di Aosta. Come tutti gli strumenti tecnologici e innovativi va ancora “digerita” dalla struttura amministrativa e richiede un maggior presidio e coordinamento. Come dire che il rapporto complicato tra l’innovazione tecnologica e la pubblica amministrazione, spesso lenta e con procedure macchinose, si evidenza anche qui.