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Le “Frecce Tricolori” salutano Aosta: il video ufficiale

L’Aeronautica Militare ha diffuso sui suoi canali social, al termine del primo giorno di sorvoli sui capoluoghi di regione, le immagini girate dalle telecamere montate sugli MB339 della Pattuglia Acrobatica Nazionale.
Società

 

Conclusa la prima giornata di sorvoli dell’“Abbraccio tricolore”, con la Pattuglia Acrobatica Nazionale a terra alla base di Cameri (Novara), è arrivato sui social dell’Aeronautica Militare Italiana il video ufficiale del “Day 1” del giro d’Italia delle “Frecce”, destinato a concludersi il 2 giugno nel cielo di Roma.

Immagini, come sempre, mozzafiato, girate grazie alle telecamere montate sugli MB339 che, in formazione, hanno volato su Milano e Codogno in mattinata, e su Torino ed Aosta il pomeriggio. Le immagini del capoluogo regionale, nella clip, chiudono la sequenza da un minuto e quindici secondi e sono relative al momento in cui la Pattuglia si è abbassata sull’asse centrale della città.

Le “Frecce Tricolori” sono entrate nella regione da est, passando già in formazione a quota più elevata. Quindi, hanno raggiunto l’alta Valle per la virata, che le ha portate, alle 15.33, radenti sulla città con i fumogeni attivati. Quindi, la “rialzata” dopo il capoluogo e l’abbandono dello spazio aereo di Aosta. Un’emozione durata meno di un minuto, ma intensa.

Tra le “location” più gettonate dai tanti valdostani per seguire l’evento, oltre alla collina che ha regalato una visione d’insieme del passaggio, piazza Chanoux, dove erano presenti anche varie ambulanze del 118, a simboleggiare l’unione degli operatori sanitari nella lotta contro il Covid-19, e l’Arco d’Augusto, per immortalare la Pan sopra il monumento simbolo della città.

Peraltro, le “Frecce tricolori” non sono una presenza frequente in Valle. Nel 2015 sorvolarono il Cervino, in occasione dei 150 anni dalla conquista della Vetta. Memorabile è la loro partecipazione con un programma acrobatico, nel 1984, alla manifestazione per i 25 anni dell’aeroporto regionale “Corrado Gex”, testimoniata anche da un filmato “Super 8” d’antan che circola in rete.

 

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